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  • Milan più povero: c'erano una volta Sheva, Van Basten e Ibrahimovic

    Milan più povero: c'erano una volta Sheva, Van Basten e Ibrahimovic

    • FZ

    È la prima squadra al mondo per numero di titoli internazionali conquistati, è una delle big del calcio mondiale a non avere una prima punta degna della sua storia. Il calcio italiano è cambiato, i soldi quando ci sono sono pochi, ma fa strano notare che tra i giocatori a disposizione del Milan non ci sia nessuno in grado di fare la differenza. Dopo le cessioni di Pato e quella sempre più probabile di Robinho (il Santos in settimana tornerà alla carica) l'attacco rossonero è orfano di un giocatore  da doppia cifra, di un trascinatore, di un leader al quale affidarsi nei momenti difficili. El Shaarawy ha fatto la differenza nella prima parte della stagione, ma ha solo 20 anni, Bojan gioca a fasi alterne, Pazzini non ha il killer instinct, Niang non ha ancora dimostrato nulla.

    C'erano una volta, insomma, attaccanti del calibro di Van Basten, Shevchenko, Inzaghi o Ibrahimovic, giocatori temuti a uttte le latitudini, in grado di colpire in qualsiasi momento, in qualunque modo. Neanche il mercato invernale, almeno a sentire le parole di Berlusconi, porterà un attaccante con il pedigree, Allegri dovrà perciò fare fino al termine della stagione di necessità virtù. Il Milan sarà ancora il club più titolato al mondo, ma senza una punta di livello mondiale. Un'assenza che peserà fino a giugno.

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