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  • Milan, caccia a un regista. E Locatelli?

    Milan, caccia a un regista. E Locatelli?

    • Federico Albrizio
    Il centrocampo del Milan è pronto ad arricchirsi di un nuovo tassello, l'arrivo di Sosa non ha placato i rossoneri che ora danno la caccia a un centrale che possa alternarsi con Montolivo davanti alla difesa. Reparto non ancora al completo, ma di fatto già numericamente intasato: l'acquisto dell'argentino dal Besiktas porta a otto il numero di interpreti, tanti se non troppi per un altro anno con una sola competizione e dunque qualcuno dovrà necessariamente partire. Caccia a un centrale e l'identikit del giocatore inseguito preoccupa non poco i più giovani della batteria: José Mauri e soprattutto Manuel Locatelli, che rischia di trovarsi senza spazi a disposizione.

    TRASCURATO - Promosso in prima squadra la scorsa stagione con la promessa di svolgere in questa il ruolo di vice-Montolivo, Locatelli è stato blindato dal Milan e ha detto no a diversi interessamenti per coronare il sogno di ogni ragazzo del settore giovanile, giocare stabilmente con i grandi in Serie A: un sogno che sembrava destinato a coronarsi, ma ora i nuovi piani di mercato della società cambiano le carte in tavola. I rossoneri e Montella sono pronti a mettere da parte la promessa fatta in casa per un giocatore pronto (prima Badelj, ora gli ultimi nomi circolati sono quelli di Moutinho e Stambouli), ma a sorpresa anche per andare a scommettere su giovani talenti altrui: da Bentancur a Paredes passando per Kovacic, a scalzare Locatelli non sarebbe un centrocampista affermato ma uno in rampa di lancio o da rivalutare. Sorge spontanea la domanda nei tifosi: perché non valorizzare Manuel? Lui che è stato indicato come la più grande promessa del vivaio dopo Donnarumma non sembra avere le stesse chance del portiere classe '99, discorso poi valido anche per Mauri che di anni ne ha due in più di Locatelli (José classe '96) sul quale il Milan ha investito e per il quale ha rifiutato molte offerte nelle ultime finestre di mercato.

    MEGLIO IL PRESTITO - Timore di bruciarlo? Non piena fiducia nelle sue capacità? Quale che sia la risposta (conoscendo il potenziale del ragazzo, tendiamo a pensare alla prima ipotesi) è impensabile che Locatelli possa trascorrere un'altra stagione fondamentalmente in panchina e dare così una frenata importante al proprio percorso di crescita: allenarsi con i grandi è importante, misurarsi con continuità sul campo però lo è di più e dunque se non sarà possibile garantirgli i giusti spazi allora meglio lasciaro partire, non a titolo definitivo per non perderlo. Le squadre pronte a prenderlo in prestito (anche secco) non mancano soprattutto in Serie B, campionato dimostratosi una palestra importantissima per i giovani nelle ultime stagioni e lo stesso discorso è applicabile anche a Mauri e più largamente a Calabria (che però ha avuto modo di mettersi in mostra la scorsa stagione in qualche occasione). Sta al Milan decidere se valorizzare e scommettere sui propri giovani (come è stato promesso ai tifosi negli ultimi tre anni) oppure investire su altri, ma che almeno la scelta sia chiara e non pregiudichi il futuro di questi ragazzi: se non c'è la volontà di puntare ora su Locatelli allora sia lasciato libero di crescere altrove, con la speranza che anche questa promessa non resti incompiuta per mancanza di fiducia.

    Twitter: @Albri_Fede90

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