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  • Milan, cancellato il mercato dello scorso anno: è il fallimento di Galliani

    Milan, cancellato il mercato dello scorso anno: è il fallimento di Galliani

    • Andrea Robertazzi
    Sosa, Lapadula, Vangioni, Pasalic, Gustavo Gomez, Mati Fernadez, e ancora, Deulofeu, Ocampos e Storari. Questi sono i giocatori arrivati al Milan nelle due precedenti finestre di mercato, le ultime gestite e orchestrate da Adriano Galliani, che ha poi ceduto il passo alla coppia formata da Fassone e Mirabelli, uomini selezionati dalla nuova proprietà cinese, artefici di una vera e propria rivoluzione della rosa.

    SCELTE SBAGLIATE - Che Galliani abbia dovuto fare mercato in una situazione estremamente complicata dal punto di vista economico non è un mistero, ma è altrettanto evidente che tutte le scelte fatte non abbiano portato i risultati sperati. Dei nove acqusti dell'ultimo mercato, infatti, l'unico certo della permanenza la prossima stagione è Marco Storari, che vestirà i panni del terzo portiere alle spalle dei fratelli Donnarumma. Sosa e Gustavo Gomez, arrivati per circa 15 milioni, sono ai margini del progetto di Montella, in attesa di essere ceduti, Lapadula, pagato 9 milioni, si è trasferito al Genoa, Vangioni al Monterrey, Pasalic ha scelto lo Spartak Mosca, Mati è tornato alla Fiorentina, Deulofeu al Barcellona e Ocampos al Marsiglia. Quasi tutti gli uomini scelti da Galliani hanno lasciato il Milan, messi alla porta dalla nuova dirigenza rossonera, che ha cancellato il mercato del passato. Troppo per non poter parlare di fallimento di Galliani, che ha speso poco, certo, ma anche male.

    PERSONALITA' E QUALITA' - Il Milan per poter ripartire dopo anni difficili aveva bisogno di uomini di personalità, in grado aiutare un gruppo in profonda crisi a ritrovare fiducia; non solo, a questo va anche aggiunto che Vincenzo Montella, per il tipo di calcio che pratica, necessitava di giocatori di grande qualità, che sapessero dialogare nello stretto e che, soprattutto, avessero doti tecniche di un certo spessore. In questo senso destavano molti dubbi fin dal primo momento gli arrivi di Lapadula, giocatore generoso, certo, ma non certo adatto agli schemi tattici del tecnico rossonero, ma anche di Sosa, Gustavo Gomez, Ocampos, Vangioni e Mati Fernandez, tutto fuorchè trascinatori e leader. Il grande errore di Galliani, quindi, è stato quello di non colmare le lacune della squadra e, soprattutto, di non aver allestito un gruppo funzionale alle esigenze del tecnico che, infatti, ha dato il suo benestare al rivoluzionamento di una rosa poco adatta alla sua idea di calcio.

    PROGETTO E IDEE - Il mercato di Fassone e Mirabelli, che dovrà essere giudicato sul campo, ha invece cercato di risolvere la maggior parte dei problemi che sono stati evidenziati dagli ultimi anni di fallimenti. Gli arrivi di Biglia, Musacchio e Bonucci, giocatori di personalità (capitani presenti o designati di Lazio, Villarreal e Juventus), vanno proprio in questa direzione e mirano a far fare al Milan un salto di qualità importante dal punto di vista della mentalità. La scelta, poi, di puntare su giovani di qualità come Calhangolu, Conti, Rodriguez, Silva e Kessie è manifesto di un progetto tecnico chiaro e preciso, cosa che è mancata terribilmente negli ultimi anni, nei quali il mercato si è spesso rivelato infruttuoso, non solo per la mancanza di fondi, ma anche e soprattutto per la mancanza di idee. Impossibile, quindi, non parlare di fallimento di Galliani, che ha visto spazzato via tutto il suo lavoro nel giro di un anno.

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