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  • Milan, il rilancio di Cerci è un obbligo

    Milan, il rilancio di Cerci è un obbligo

    "Honda starà fuori qualche settimana, ci mancherà molto, devo ancora decidere il suo sostituto: ho Suso, Bonaventura, Cerci... Alessio mi è piaciuto contro il Cagliari, l'ho voluto io qui e non c'è nessun problema". Così in conferenza stampa Filippo Inzaghi ha parlato dell'infortunio del giapponese e di chi possa prendere il suo posto contro il Palermo, lasciando intendere che l'esterno ex granata abbia più di una chance di partire dal primo minuto al "Barbera". Finora Alessio Cerci non ha però avuto grande fortuna nel Milan: 12 presenze finora, delle quali solo 4 da titolare, e nessun gol all'attivo; pesa in questo senso il grossolano errore proprio nell'ultimo match contro il Cagliari, a tu per tu con Brkic.

    CHANCE IN SICILIA - L'infortunio di Honda e i dubbi di Inzaghi su Suso aprono la strada all'esterno offensivo: dopo due settimane lontano dai campi, visto il mancato impiego in Nazionale, Cerci dovrebbe avere un'occasione. Inzaghi ha convenuto che per mantenere vive le flebili speranze di raggiungere la zona Europa League il Milan è obbligato a vincere in Sicilia e per questo è pronto a varare una formazione a trazione offensiva, con Menez e Destro che dovrebbero completare il tridente con Cerci. Bonaventura è una possibilità come trequartista, ma il forfait di Essien e l'autoesclusione di Muntari limitano di molto le scelte in mediana e per questo Jack dovrebbe accomodarsi qualche metro più indietro con de Jong e van Ginkel, lasciando così campo aperto davanti al numero 22.

    RILANCIO TATTICO ED ECONOMICO - Il rilancio di Cerci non passa solo per l'esigenza tattica del Milan di recuperare un giocatore in grado di fare la differenza nell'uno contro uno e di creare la superiorità numerica: alla base c'è anche una forte componente economica. Il giocatore è infatti arrivato dopo la breve esperienza all'Atletico Madrid con una formula molto particolare: scambio biennale di prestiti con Fernando Torres, tornato dopo quasi 8 anni nel club che lo aveva lanciato. Un'operazione che vincola comunque i rossoneri al giocatore per due stagioni, al termine delle quali si potrà ridiscutere il futuro dell'attaccante. E' possibile anche che l'Atletico interrompa il prestito: qualora arrivasse un'offerta superiore ai 18 milioni versati al Torino la scorsa estate, i Colchoneros potrebbero acconsentire alla cessione, previo consenso del Milan, che avrebbe il diritto di pareggiare l'offerta. Al momento però non ci sono i presupposti perchè questo scenario si verifichi: nessuno è pronto a bussare alla porta di Cerezo a queste condizioni, il che lega Cerci in maniera ancora più stretta al Milan. Il rilancio dell'esterno italiano dunque è un must per i rossoneri: Alessio deve tornare un'arma in più per il Diavolo, o deve convincere un altro club a puntare su di lui.


    Federico Albrizio

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