Alberto Cerruti. E' il noto giornalista de La Gazzetta dello Sport ad esprimere un pensiero piuttosto duro e serio sul Milan e sull'operato della società, fermo restando che mancano ancora 7 giorni alla chiusura del mercato e Galliani ha abituato i tifosi ai colpi dell'ultim'ora:

"Siamo in agosto ed è presto per giudicare, questa è una premessa doverosa, ma uno dei problemi del calcio italiano è quello di consolidarsi quando si raggiungono buoni risultati senza pensare a come si sia arrivati a quei traguardi. Il terzo posto del Milan dello scorso maggio è stato il frutto di una rimonta incredibile ma difficilmente ripetibile, sempre con vento a favore e con l'aiuto diretto di tutte le concorrenti che sono incredibilmente crollate sul più bello. Pensare di raggiungere almeno il medesimo posto con la sola aggiunta di Poli è un peccato di superficialità che è ancora più grave se pensiamo che le altre squadre si sono rinforzate, chi più chi meno e hanno almeno gli stessi obiettivi del Milan in campionato.

La cessione di Thiago Silva è imperdonabile e non è mai stato scelto un sostituto degno. Il Milan di Berlusconi non vinceva solo con Gullit e Van basten ma c'erano anche Maldini, Baresi, Tassotti e Filippo Galli. Oltre ai problemi difensivi, il Milan manca di inserimenti di qualità davanti e Ljajic e Honda ancora non sono arrivati e ci sono ancora Boateng e Robinho. I gol di El Shaarawy e Balotelli spuntano quali dal nulla e Montolivo non è certo un leader di centrocampo nonostante sia un buon giocatore. Con quello mostrato a Verona, la colpa non può soltanto essere dei "ragazzotti" in campo. Serve un grande allenatore, capace di dare un gioco alla squadra senza affidarsi ai singoli, ma soprattutto che sappia motivare fin dall'inizio perchè poi i punti persi si pagano alla fine".