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  • Milan coi titolarissimi contro il Rijeka. Montella rischia: pro e contro

    Milan coi titolarissimi contro il Rijeka. Montella rischia: pro e contro

    • Emanuele Tramacere
    Nessun errore sarà tollerato, neanche in una sfida sulla carta abbordabile come quella che vedrà il Milan affrontare il Rijeka in Europa League. Vincenzo Montella non si sente sotto esame, ma nonostante la sicurezza mostrata in conferenza stampa è innegabile che anche i minimi dettagli saranno importanti per la salvezza della sua panchina. Per questo l'allenatore rossonero sta pensando ad una formazione senza turnover con i titolarissimi che non saranno risparmiati nonostante l'attesa gara di domenica alle 18 contro la Roma. 

    GIOCO E AFFIATAMENTO LATITANO - La sconfitta per 2-0 subita contro la Sampdoria ha sottolineato una mancanza estrema ed endemica sia di affiatamento difensivo che di capacità di costruire gioco partendo dalle retrovie. Montella è passato dal 4-3-3 al 3-5-2 dopo il ko contro la Lazio ma è evidente, analizzando le ultime gare, come non ci sia ancora l'amalgama giusto fra i reparti. Proprio per questo Montella sta pensando ad un 11 titolare che vedrà, oltre a Donnarumma in porta, una linea a tre difensiva composta da Musacchio, Bonucci e Romagnoli, i quali saranno protetti a centrocampo da Kessie, Locatelli e Calhanoglu. A conti fatti solo Biglia e Ricardo Rodriguez fra i "titolarissimi" saranno tenuti a riposo.

    QUANTI RISCHI - Una scelta forzata che, però, non è esente da rischi. La gara contro la Roma è alle porte ed è alto il rischio di sovraccaricare alcuni giocatori che, al contrario, avrebbero bisogno di riposo. come ad esempio Bonucci e ancor di più Kessiè, apparsi poco brillanti contro la Sampdoria. Non affidarsi ad un turnover ragionato, inoltre, testimonia ancora di più come Montella si sia accorto di non potersi fidare delle "riserve" che ha a disposizione. Una perdita di fiducia che potrebbe costare caro a lungo termine. 

    I PRO DELLA SCELTA - Montella è però sotto esame ed è costretto a spostare l'attenzione sul presente tralasciando il proseguo della stagione. Far giocare la miglior formazione possibile è il giusto viatico per porre rimedio agli errori di programmazione fatti nel corso dell'estate. La difesa deve trovare le giuste distanze, deve valorizzare il lavoro in impostazione di Bonucci e deve anche riuscire a coordinarsi con i tempi di uscita palla al piede dei centrocampisti. La sosta per le nazionali, inoltre, porterà via molti dei titolari dal lavoro quotidiano e allora il tempo per "lavorare" va trovato obbligatoriamente in campo. Il gioco vale la candela? Lo diranno i risultati. Se riuscità ad ottenere due vittorie contro Rijeka e Roma la sua panchina non sarà più in discussione.

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