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  • Milan, due esami da superare: dal fondo Elliott al Fair Play finanziario

    Milan, due esami da superare: dal fondo Elliott al Fair Play finanziario

    • DL
    Esami in campo e fuori per il Milan. Montella è chiamato a risolvere i problemi tecnici e di personalità della squadra, la proprietà a tenere fede agli impegni presi con il Fondo Elliott e con la Uefa per il Voluntary Agreement. 

    303 MILIONI A ELLIOTT- Un  passaggio fondamentale sarà quello relativo al fondo Elliott, che ha elargito un prestito da 303 milioni di euro alla Rossoneri Sport Investment Lux. A contrario di quanto emerso nelle ultime ore, il finanziamento con Elliott prevede la scandeza nell'ottobre del 2018 e non conosce fasi intermedie. Il Milan dovrà tenere fede all'impegno preso entro i 18 mesi dal closing. Dalla Cina filtra grande ottimista affinchè Yonghong Li prosegua il suo progetto pluriennale di rilancio del club rossonero.

    PIANO PER LA UEFA - Il secondo esame gestionale è quello relativo alla Uefa a proposito del Voluntary agreement, ovvero il dilazionamento su base triennale del debito valido se il club richiedente sia stato oggetto di un significativo cambiamento nella proprietà e/o partecipazioni di controllo nei 12 mesi precedenti la scadenza per le domande. Fassone aveva presentato un business plan con previsione l'arriivo tra i primi 16 club della fase finale della Champions League nella stagione 2018-2019 e 2019-2020, ai quarti di finale nel 2020-2021 e alla semifinale nel 2021-2022. Un altro aspetto di crescita importante è quello delle attività in Cina: da 90 a 225 milioni. Ma pure il broadcasting della sola serie A che passerà da 98 milioni a 107. Un passaggio fondamentale per capire le prossime mosse strategiche a livello societario. Se non dovesse arrivare l'approvazione da parte della Uefa, scatterebbe il Settlement Agreement, già stipulato da varie società come PSG, Manchester City, Inter e Roma. Ovvero un accordo transattivo a carattere sanzionatorio con cui ci si dichiara colpevoli e si promette di aggiustare i conti nel corso degli anni concordati. Una sorta di pena stipulata tra le parti, che in genere oltre a vere proprie sanzioni pecuniarie impone limiti di spesa sul mercato e risultati di conto economico più severi di quelli ordinari, che attualmente consistono in una perdita aggregata di 30 milioni in 3 anni.

     

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