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  • Milan, ecco cosa si nasconde dietro le dichiarazioni di Gattuso sul rinnovo

    Milan, ecco cosa si nasconde dietro le dichiarazioni di Gattuso sul rinnovo

    • Daniele Longo
    Rino Gattuso non ama i giri di parole, da uomo concreto bada sempre al sodo. Lo è dentro e fuori dal campo, con i suoi giocatori e anche con la società. Proprio ieri in conferenza stampa, a precisa domanda, ha risposto così sulla questione rinnovo: "Non è un problema. Ne abbiamo parlato e ne stiamo parlando ancora. Ma il mio pensiero oggi è un altro. Il problema del Milan non devo essere io, non mi piace perdere del tempo e parlare quando invece c'è un lavoro da finire. O siamo convinti entrambi o si aspetta e alla fine vedremo. La priorità ora non è il contratto ma fare più punti possibili e valorizzare questi ragazzi. E ne sono convinto al 100% dopo anni in cui ho girato per lavorare.Per il Milan mi sento il presidente, capo ultras, magazziniere e allenatore e quando si perde mi brucia. A casa mia si dice che quando si parla una e due volte, alla terza è già troppo".
     
    RITARDO MALEDETTO - Cosa si cela dietro le parole di Gattuso? Al tecnico rossonero non sono piaciute le tempistiche di questa trattativa per il rinnovo. In principio voleva parlarne a fine stagione, preoccupato che questa situazione potesse distrarre la squadra da quello che è l'obiettivo conclamato, ovvero il ritorno in Champions League. Paradossalmente la sconfitta di Torino al cospetto della Juventus ha messo ancora di più in risalto i 'successi' ottenuti in questi pochi mesi: il suo carisma ha permesso alla squadra di riavvicinarsi ai tifosi e alle prime della classe, di avere la consapevolezza di potersela giocare ad armi pari anche con chi domina il campionato da sei anni a questa parte. Questo non può che essere un punto di partenza, una base sulla quale costruire un futuro più roseo e competitivo. L'esame settlement agreement, l'attesa per l'aumento di capitale e questo nero su bianco sul rinnovo che ancora non si è materializzato produce l'effetto di ritardare ancora la programmazione in vista della prossima stagione.  Una situazione che va gestita con la giusta cautela, Gattuso è riconoscente a questa società per l'opportunità concessagli ma non vuole andare per le lunghe, il Milan rappresenta una sorta di missione più importante di un mero interesse professionale.
     
    L'INTESA CON MIRABELLI - Il primo a spingere per siglare in tempi stretti l'accordo con il tecnico calabrese è proprio Massimiliano Mirabelli. Tra i due l'intesa è cresciuto mese dopo mese, una comunione d'intenti mai vista sotto la guida di Vincenzo Montella. In fondo, quella di affidargli la panchina della Prima squadra è una sua scommessa, di cui va gelosamente orgoglioso. Si è parlato della conferma di Cutrone, Bonaventura, Calabria e Romagnoli come condizione fondamentale. Ma anche dell'esigenza di cercare un vice Kessie, un esterno alto e un attaccante di peso. Insomma, di pianificare il futuro ma questa situazione di incertezza societaria rischia di mettere tutto in discussione, con diverse società rimaste favorevolmente colpite dal suo lavoro. Tra giovedì e venerdì potrebbero arrivare sviluppi importanti in tal senso, un accordo verbale sui termini del contratto c'è già, manca l'ultimo 'sì' che deve arrivare dai piani alti. E' quello che si augurano i tifosi e i giocatori, sempre più compatti dietro il comandante Rino Gattuso.

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