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  • Milan, come cambia il mercato senza Galliani: i poteri di Fassone e Han li

    Milan, come cambia il mercato senza Galliani: i poteri di Fassone e Han li

    Campo, mercato e ristrutturazione societaria: il Milan sta cambiando pelle. Il principale architetto di questa opera è Marco Fassone. L'ex Inter è stato nominato sia amministratore delegato (ruolo per cui è stato confermato come soggetto con potere di casting vote, ai sensi dell’art. 18 dello Statuto della società rossonera) che direttore generale. Un duplice ruolo con obiettivi precisi, illustrati da Calcio e Finanza che ha potuto consultare un documento emerso nella convocazione del nuovo Cda rossonero del 14 aprile scorso.

    I COMPITI DI FASSONE - In quanto amministratore delegato, Fassone avrà, tra gli altri, i poteri di rappresentare la Società dinanzi a qualsiasi autorità giudiziaria (civile, penale o amministrativa) o arbitrale, come successo giovedì scorso a Nyom dalla Uefa.  Ha avuto il compito di rappresentare il Milan davanti al sindaco di Milano Sala per il discorso relativo a San Siro. inoltre puo' assumere, sospendere e licenziare personale anche dirigente; compiere ogni operazione bancaria per l’amministrazione ordinaria della Società; gestire le relazioni con gli sponsor, i fornitori e i partner commerciali sia in relazione ai contratti intercorrenti sia in relazione a nuovi progetti. In quanto direttore generale, invece, Fassone potrà tra le altre cose gestire le relazioni con gli agenti dei giocatori; gestire tutti gli ulteriori progetti che gli verranno assegnati nel corso del rapporto di lavoro (come il nuovo stadio di proprietà o la ristrutturazione dello stadio di San Siro); negoziare, stipulare, modificare, risolvere, cedere e/o acquisire per cessione contratti relativi all’attività della Società, di qualsiasi natura, sia in Italia che all’estero, determinandone ogni opportuna clausola, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo. Per tutte queste operazioni, i poteri di Fassone potranno essere esercitati in via disgiunta e a firma singola (con la legale rappresentanza della Società) entro il limite di Euro 20.000.000 (venti milioni) per ogni singola operazione, e con il limite di 10.000.000 (dieci milioni) lordi per anno contrattuale con riferimento ai contratti di lavoro dei giocatori. Per il resto delle operazioni servirà anche la firma di Han Li.

    LE MANSIONI DI HAN LI - Intorno alla figura di Han Li ruoteranno tutte le decisioni più importanti dal punto di vista strategico ed economico. Una investitura voluta da Yonghong Li, che si fida molto del suo braccio destro. Il suo ruolo, così, risulta fondamentale per le operazioni maggiori. Allo stesso modo, però, il dirigente cinese non potrà fare operazioni oltre la soglia di 20 milioni (e 10 milioni lordi per l’ingaggio) senza l’ok dello stesso Fassone. Han Li, infatti, ha alcuni compiti identici a quelli dell’amministratore delegato, come quelli relativi all’acquisizione dei contratti dei calciatori e degli sponsor. Come detto, allo stesso modo di Fassone i poteri potranno essere esercitati “in via disgiunta e a firma singola (con la legale rappresentanza della Società)” entro i limiti di 10 milioni lordi annuali per i contratti dei giocatori e 20 milioni per le altre operazioni. 

    I POTERI DEL PRESIDENTE - Infine, nel verbale del CdA del Milan sono indicati anche i poteri del neopresidente rossonero Yonghong Li. L’imprenditore cinese potrà quindi:tenere e firmare la corrispondenza; rappresentare la Società compiendo tutti gli atti opportuni e necessari per tale scopo in tutte le sue relazioni con qualsivoglia terzo, ente e autorità nazionale o internazionale;
    rappresentare la Società nei rapporti con le pubbliche amministrazioni nazionaii e locali; rappresentare la Società in tutte le sue relazioni con il CONl, la FIGC, la LNP, la UEFA e la FIFA.

     

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