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  • Milan Gazprom: i russi, il chupacabra e il tizio coi maroni nell'aspirapolvere

    Milan Gazprom: i russi, il chupacabra e il tizio coi maroni nell'aspirapolvere

    Cos'hanno in comune il chupacabra, il tizio che finisce in ospedale coi maroni nell'aspirapolvere e gli investitori stranieri che comprano il Milan? Facilissimo: sono tutte notizie satellitari, ovvero notizie che ritornano con una certa puntualità ogni 4-6 mesi circa, per poi venire inghiottite nuovamente nel gelido spazio interstellare dopo l'inevitabile smentita. Tipo quella che è appena arrivata da Gazprom, il colosso russo dell'energia che secondo alcuni avrebbe intenzione di rilevare il 25% delle azioni del Milan per 180 milioni di euro.

    "La notizia che Gazprom sarà lo sponsor o il co-proprietario del Milan, non corrisponde alla realtà"

    Con glaciale essenzialità, Gazprom ha dunque gassato il sogno dei tifosi rossoneri di vedere capitali freschi affluire nelle casse societarie con il vigore tipico dei salmoni nella stagione degli amori. Sogno infantile anzichenò: finché i club italiani non si doteranno di proprietà immobiliari più consistenti di un centro sportivo, sarà difficile che siano così attraenti per gli investitori stranieri. Brand e storia sono belle cose, ma un tantino troppo volatili.

    Per cui, fratelli e sorelle, rassegniamoci: sarà economica di guerra per un altro bel pezzo, e questa è la cattiva notizia; e non avremo Vladimir Putin in tribuna rossa (anzi, Rossa). E questa invece è la buona.

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