Calciomercato.com

  • Milan, gli obiettivi di Fassone: ingaggi, ricavi e stadio. C'è il piano sul mercato

    Milan, gli obiettivi di Fassone: ingaggi, ricavi e stadio. C'è il piano sul mercato

    Durante l'assemblea dei soci di oggi, Marco Fassone, amministratore delegato del Milan, assieme al direttore sportivo Massilmiliano Mirabelli, ha toccato diversi punti, dal mercato allo stadio, inerenti al futuro del club rossonero. Ecco le tematiche principali emerse durante il colloquio privato con gli azionisti:

    SUL BILANCIO -  Il primo bilancio 2017/18 sarà ancora un brutto bilancio: il Milan tornerà a vedere la luce solo tra tre anni. I due motivi sono il rafforzamento della squadra e gli investimenti sportivi.

    SUGLI OBIETTIVI - Il Milan vuole tornare competitivo ai massimi livelli: Fassone e Mirabelli stanno lavorando da otto mesi per il rafforzamento della squadra e negli incontri con i vari club c'è stato massimo rispetto nei confronti del Milan, che ha sempre più appeal di tutti.

    SUI RICAVI - Il Milan punta sullo sviluppo del mercato asiatico e sta lavorando sul Milan China.

    SULLO STADIO - Stando a quanto esposto da Fassone, con la capienza di Milan il club rossonero può ricavare il doppio rispetto a quanto fatto dalla Juventus. entro quattro anni c'è la volontà di risolvere il problema stadio, uno stadio che secondo loro  a Milano deve avere 55-60 mila posti.

    SUI RICAVI COMMERCIALI - E' il primo anno in cui il Milan non è in testa nei ricavi commerciali, ma conta di rimettere in moto la macchina e tornare primo.

    SUI RICAVI DA TOURNEE' - Saranno bassi anche quest'anno perché il Milan andrà in Cina per due partite in caso di preliminari: nel caso in cui questi andassero bene ci sarà forse soltanto un'altra amichevole.

    SUGLI STIPENDI E SUL MERCATO - Il Milan ha in programma di tornare ad un monte stipendi più alto: si cercherà di contenere i costi di procura. Negli ultimi anni gli ingaggi sono stati abbassati, ma con l'arrivo di giocatori importanti il monte ingaggi salirà. Ad esempio Donnarumma, giocatore importante, verrà assecondato dal punto di vista dell'ingaggio e verrà adeguato agli altri giocatori importanti della rosa, ma senza uscire dall'etica del monte ingaggi della rosa. Le tratttative verranno svolte direttamente con i club, per quanto possibile senza intermediari: gli acquisti fuori confine prevederanno l'inserimento di procuratori ma i costi delle procure saranno contenuti.

    SULLA ROSA - La volontà è di consegnare a Montella due terzi della formazione entro il giorno del raduno, poi ad agosto eventualmente fare altri acquisti.

    17.10 FASSONE CONFERMA - Intervistato da Milan TV Marco Fassone ha confermato il tutto: "Questa mattina ho avuto il piacere di spendere del tempo con i nostri azionisti, bello condividere con loro i nostri progetti e la nostra voglia. Abbiamo messo in chiaro due temi chiave: gli investimenti che faremo per il settore calcistico saranno importanti, perchè la squadra va rinforzata e dovremo cercare di essere competitivi. Il riverbero di queste azioni, a livello bilancistico, è che anche nei prossimi anni non avremo dei bilanci eccezionali, proprio perchè spenderemo grosse cifre".

    I PROSSIMI BILANCI - "La volontà dei nuovi azionisti è essere forti sul campo e sani a livello economico, e in Italia non è così facile. Speriamo in 3 anni di raggiungere questo target prefissato. Abbiamo ancora davanti un anno di sacrifici economici, ovvero un altro bilancio negativo, che speriamo però possa portare risultati immediati".

    STADIO - "Sono due i concetti principali. La pianificazione e l'intenzione del club è quello di valutare una modifica sul piano strutturale, del quale abbiamo già accennato al sindaco di Milano nell'incontro di dieci giorni fa. Ma nel frattempo, non è detto che San Siro non possa essere sviluppato meglio in questi anni. Il primo passo è alzare la media dei tifosi allo stadio, ora sta a noi riportare i nostri tifosi a San Siro. Sarebbe un doppio vantaggio, sia a livello economico che a livello sportivo". 

    MONTE INGAGGI - "Nell'ultimo anno abbiamo analizzato un calo sul monte ingaggi, legato anche al calo dei risultati sportivi. Abbiamo la sensazione che, nell'aggiungere giocatori di un certo livello e di un certo peso, questo monte ingaggi possa nuovamente crescere negli anni venturi. Ho però rassicurato gli azionisti che ci sarà un'asticella, un limite massimo che sarà ben presente a tutti, sempre sotto controllo. Anche perchè sappiamo come la Uefa controlli i ricavi e preveda determinate percentuali".

    Altre Notizie