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  • Milan, è già affondato il Fondo cinese?

    Milan, è già affondato il Fondo cinese?

    Nuove nubi sul futuro del Milan. La cordata cinese da tempo in trattativa per acquistare il club rossonero dal presidente Silvio Berlusconi non si è ancora palesata. Come si legge su Tuttosport, il fondo GSR Ventures (quello di cui Sonny Wu) ha smentito categoricamente ogni coinvolgimento. 

    CHI? - Wu è stato un importante investitore in Didi, società rivale di Uber in Cina in cui Apple ha investito un miliardo di dollari. Invece l'identità di Steven Zheng è controversa. Alberto Rossi, analista del Centro Studi per l'impresa della Fondazione Italia Cina, spiega: "Secondo le nostre analisi si tratta di Cheng Kin Ming, nome in cantonese, 172esimo uomo più ricco di Cina. Il nome cinese è Zheng Jianming. È presidente di Asia Pacific Resources, ha una holding di investimento con 11 compagnie, di cui tre in Europa". 

    FUORI I SOLDI - L'aspetto fondamentale è quanto denaro è in grado di raccogliere il fondo. Nel corso delle ultime settimane si è parlato di un miliardo di euro, più altri 400-500 milioni nel caso in cui il progetto dovesse allargarsi a un nuovo stadio. Il vero punto interrogativo è se gli investitori siano già stati coagulati e quindi se il denaro sia già stato raccolto. Il fatto che occorra attendere la fine di settembre e che ci sia pure una penale di 100 milioni di euro autorizza a pensare che questa fase scatti solo dopo la firma sul preliminare. 

    CIN CIN - Il direttore organizzativo del Milan, Umberto Gandini ha dichiarato a Sports Illustrated: "Il presidente Berlusconi sta vendendo il club a un fondo cinese. Sappiamo che ci sarà un grande piano di investimenti relativo a squadra, management e lato commerciale". Secondo la Gazzetta dello Sport, è possibile la presenza di Kweichow Moutai, grande produttore di bevande e liquori alcolici, attivo in altri settori e controllato dallo Stato cinese. Intanto sale la tensione tra i cinesi e Fininvest per i continui rinvii: la cordata vuole chiudere entro fine luglio e Gancikoff lavora per mediare. Qualcuno comincia a parlare di "adesso o mai più" e un fondo di verità c'è: firmare ad agosto sarebbe complicato. I prossimi 10 giorni possono valere 10 anni di Milan. 

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