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  • Milan, ecco il piano dei cinesi: ricavi boom, nuovo stadio e mercato stellare

    Milan, ecco il piano dei cinesi: ricavi boom, nuovo stadio e mercato stellare

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    Nuovo stadio e sponsor cinesi, tutti i piani per il Milan che verrà. Raddoppio del fatturato, bilanci in utile operativo e quotazione in Borsa: così la società troverà le risorse per riportare il club in cima al mondo. La Repubblica in edicola oggi dedica un interessante approfondimento, firmato da Enrico Currò e Luca Pagni, sulle vicende societarie rossonere. 

    Soltanto tempo e risultati potranno dissipare il velo di mistero sul fondo Sino Europe, che con 740 milioni di euro rileverà il Milan. Ma a un mese e mezzo dal closing, Repubblica può anticiparne il piano di rilancio, rivelato in Cina da fonti dirette: boom commerciale, mercato stellare, nuovo stadio. L’obiettivo è di riportare la squadra nel 2018 in Champions e il club in 5 anni tra i primi 5 del mondo per fatturato e introiti. 

    Il closing è fissato per metà novembre, in tempo per il primo derby cinese del 20 con l’Inter di Suning. Ma una delegazione degli investitori del fondo capeggiato dall’imprenditore Yonghong Li e da Haixia Capital (col governo di Pechino tra gli azionisti) sarà a metà ottobre ad Arcore, per presentare a Berlusconi sia una parte dei soci non ancora resi noti sia il dettaglio del progetto, basato sulla politica commerciale in Oriente come traino degli investimenti per la squadra. Sino Europe, il cui ramo per la gestione del Milan avrà sede in Lussemburgo, ha già individuato in Cina gli sponsor, i negozi e le reti di vendita: ora dagli sponsor il Milan ricava 70 milioni, ma in poco tempo la nuova cordata è convinta di poter raddoppiare la cifra. Sul tema ha invitato l’ad designato Marco Fassone a un viaggio in loco entro fine ottobre. 

    Per i futuri padroni è fondamentale fin dal primo bilancio il pareggio operativo: il Milan si è abituato ad aumenti di capitale annuali per ripianare perdite (il club brucia in media quasi 10 milioni al mese). L’aumento dei ricavi è legato soprattutto a nuove sponsorizzazioni: grande distribuzione e auto i settori più monitorati. Marchio rossonero e collaborazioni tecniche saranno a disposizione delle aziende locali: si fa leva sull’appeal del Milan in Cina, dove è tra i 5 club più popolari con Manchester United, Real Madrid, Barcellona e Bayern. Gli sponsor cinesi possono contare su una rete capillare di centri commerciali e su una platea potenziale di ben oltre 100 milioni di tifosi: basterebbe che il 5% di loro comprasse una maglietta ufficiale, per un ricavo di circa 250 milioni. In 3 soli anni Sino Europe mira a raddoppiare il fatturato e a superare i 500 milioni, poco sotto Real e Barça e alla pari con lo United. Nel frattempo, scartata la condivisione di San Siro con l’Inter, si studia un nuovo stadio da 60 mila spettatori o il monopolio del Meazza. Il piano è chiaro: raddoppio dei ricavi, acquisto di campioni, presenza stabile tra le prime 8 in Champions, senza violare il fair-play finanziario Uefa. 

    Il primo nodo è il prossimo mercato. Anche se non tutti i 100 milioni del primo versamento possono essere investiti a gennaio, il budget resta sostanzioso. In Cina il Milan autarchico non ha nomi di richiamo, a parte Bacca concupito dal PSG. Gli investitori vorrebbero subito un fuoriclasse per promuovere il marchio. Non li stuzzicano né Fabregas, né Isco, ma è complicato convincere uno tra i primi 20 del mondo a non giocare nemmeno l’Europa League. I vertici di Sino Europe, in compenso, apprezzano il profilo di Montella: giovane, ambizioso, preparato. Salvo sfracelli, partirà da lui l’assalto alla Champions, dopo un mercato estivo di primo piano.

    Quanto al riassetto societario, affidato a Fassone che ha indicato il capo osservatore dell’Inter Mirabelli come ds, è calda la questione Maldini: i tifosi votano lui e Albertini (ma nell’organigramma cinese c’è posto per uno) in un ruolo operativo. Dovrebbe sciogliersi il rapporto con Galliani, malgrado il presidente di Mediaset Confalonieri a Milan Tv non avalli le voci su Galliani destinato alle tv di Fininvest: "Per lui molti top club farebbero carte false, spero che nel nuovo Milan ci sia un posto". 

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