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  • Milan, Sosa merita la conferma: con Montella evoluzione alla Pirlo

    Milan, Sosa merita la conferma: con Montella evoluzione alla Pirlo

    • Alessandro Di Gioia
    "Per aspera ad astra", dicevano i latini: nel loro modo di intendere la vita, volevano significare che solamente tramite il superamento delle avversità si possono raggiungere i traguardi sperati. Senza sudore, non si arriva all'obiettivo: lo sa bene il centrocampista argentino del Milan Josè Sosa, soprannominato "Principito". Il trentunenne ex Napoli è partito decisamente male nella sua avventura meneghina, totalizzando pochissime presenze, e peraltro non convincenti.

    L'INTUIZIONE DI MONTELLA: PRINCIPITO DA CONFERMARE - Poi, ad un certo punto, qualcosa scatta: Montella ha la geniale intuizione di arretrarne il raggio di azione, visto che fino all'anno scorso, ai tempi del Besiktas, l'argentino privilegiava agire sulla trequarti, e proprio in quel ruolo ha conquistato il premio di miglior giocatore del campionato turco. Un'evoluzione alla Pirlo, insomma. Da allora, Sosa è stato una piacevole garanzia nella mediana rossonera: tanta sostanza e una capacità tecnica da volante che nessun altro nella rosa eguaglia, forse ancora un'eccessiva compassatezza in alcuni momenti della partita. Ma per i tre assist in 17 presenze in Serie A e la sostanza delle prestazioni, il Principito merita la conferma nel Milan della prossima stagione, per poi valutarne il futuro alla scadenza del contratto, nel giugno 2018. In un Milan che vuole conquistare la Champions League, Sosa può avere un ruolo importante, come primo cambio del centrocampo, soprattutto per la tecnica e per i temperamento sudamericano, che lo porta a non temere avversari o fischi dei tifosi.

    'SUDAMERICANO E TOSTO' - Lo stesso argentino ha confermato queste buone sensazioni alla Gazzetta dello Sport: "Ho giocato più di quanto speravo di fare all’inizio, per questo sono felicissimo. Mi sono abituato a una posizione nuova, visto che prima giocavo più avanti. All’inizio mi fischiavano ma noi sudamericani siamo gente tosta e abituata: critiche o applausi non cambiano il lavoro. Io cerco di dare il meglio e credo sinceramente di averlo fatto, in un ruolo non mio. E magari Montella mi ha allungato la carriera. Futuro? Qui sto benissimo, e ho dimostrato di volerlo. Ci spero". Superando gli ostacoli, fino alle stelle.

    @AleDigio89

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