Calciomercato.com

  • Milan, il problema è in mezzo

    Milan, il problema è in mezzo

    • Massimo Airoldi

    Si dice spesso che le partite si vincono a centrocampo. E' proprio in quella zona di campo che si crea la maggior mole di gioco, è da lì che frequentemente riparte un'azione, che viene sradicato un pallone dai piedi dell'avversari. Nelle ultime partite del Milan il centrocampo è forse mancato un po' troppo. Apparso slegato, poco coeso, in difficoltà nel recupero della palla e lento a ripartire. Con queste caratteristiche il rischio è di abbassare troppo il baricentro della squadra e isolare troppo gli attaccanti, lasciando spazio e palla agli avversari.

    Sembra che tutti si limitino al "compitino", senza prendere l'iniziativa di osare quel qualcosa in più che servirebbe in molte circostanze. Lo scaricare palla al compagno, andando poco in verticale, è segnale evidente di timori e paure che sembrano avere "incatenato mentalmente" la squadra. I soli Montolivo ed Emanuelson provano a dare un apporto diverso, il primo proponendosi e osando talvolta anche il lancio filtrante, il secondo mettendo in area dalla fascia qualche cross che dovrebbero essere il "pane" per Pazzini e per gli inserimenti del buon El Sharawi.

    Un centrocampo più dinamico e compatto eviterebbe anche ai giocatori meno esperti, come ad esempio Acerbi e Constant, di dover fronteggiare da soli le sortite dei giocatori avversari.

    L'aver perso diversi giocatori durante l'estate che conferivano alla squadra solidità nei vari reparti (non solo Ibrahimovic e Thiago Silva) , sembra abbia spiazzato la società, la quale pare aver perso quell'ordine e quella programmazione tipica delle passate stagioni.

    Altre Notizie