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Milan, Inzaghi e Prandelli convitati di pietra sulla panchina di Allegri

Milan, Inzaghi e Prandelli convitati di pietra sulla panchina di Allegri

La scelta di tempo è stata significativa. Quattro giorni dopo la fine dello stucchevole minuetto Allegri resta/Allegri va, regista Silvio Berlusconi, il Milan ha promosso Pippo Inzaghi alla guida della Primavera, eliminata dall'Atalanta nelle semifinali scudetto. La società ha catapultato l'ex grande cannoniere al posto di Aldo Dolcetti, nominato coordinatore dei rapporti fra vivaio e prima squadra.

Galliani è convinto che, da grande, Superpippo farà l'allenatore della prima squadra. L'interessato sta letteralmente bruciando le tappe. Al debutto nel settore giovanile, ha portato gli Allievi Nazionali alla fase finale tricolore mostrando talento, grinta e preparazione.

Né Inzaghi né Allegri e nemmeno i tifosi del MiIan  hanno dimenticato la furiosa lite consumata al centro sportivo Vismara, il 20 settembre 2012. Scaraventato da Berlusconi sulla graticola per il pessimo avvio di stagione del Milan - ma, in estate, la società aveva raso al suolo l'organico su ordine del proprietario, che aveva intimato a Galliani di abbattere il mostruoso monte ingaggi di 180 milioni lordi - Allegri incrociò Inzaghi al centro sportivo delle giovanili. 

I due non si scambiarono pareri sulle previsioni del tempo. Tant'è vero che Galliani fu costretto a celebrare un'abborracciata pax televisiva davanti alle telecamere di Milan Channel.

Inzaghi, 39 anni, 313 gol nell'arco di una carriera strepitosa, è uno dei due convitati di pietra seduti sulla panchina di Allegri, confermato sino al 30 giugno 2014, ma perfettamente consapevole di camminare sul filo del rasoio: se sbaglierà la partenza nella nuova stagione, Berlusconi lo cambierà, quand'anche Galliani s'incatenasse alla cancellata di Villa San Martino in Arcore.

Il secondo convitato di pietra è Cesare Prandelli, 55 anni, ct della Nazionale vicecampione d'Europa, dopo il sofferto pari di Praga sempre più vicino a Brasile 2014, nonchè  in procinto di debuttare il 16 giugno nella Confederations Cup (Italia-Messico).

Prandelli non è un obiettivo nuovo del Milan: nelle fasi più turbolente del rapporto fra Allegri e Berlusconi, ad un certo punto sembrava che Via Turati rompesse gli indugi per proporre al ct di prendere subito il posto del livornese. Ma Cesare vuole portare gli azzurri in Brasile e cercare di onorare il pronostico di Platini, secondo il quale l'Italia è una delle candidate al titolo mondiale. Del Milan ne riparlerà fra un anno. Inzaghi, invece, è pronto alla bisogna in qualunque momento. Anche se Allegri l'ha detto e l'ha ripetuto: non ha paura di nessuno. In fondo, ha appena sconfitto Berlusconi per 1-0.

 

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com

 

 

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