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  • Inzaghi: 'Divergenze con Berlusconi'
Inzaghi: 'Divergenze con Berlusconi'

Inzaghi: 'Divergenze con Berlusconi'

Filippo Inzaghi, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Torino: "Ho sentito le parole di Diego Lopez e Bonaventura, parole da uomini veri. Ma in questo Milan ce ne sono tanti. E' l'ultima gara a San Siro, dove abbiamo faticato parecchio, dovremo fare di tutto per vincere. Il Torino è una squadra che mi portava bene, ora però dobbiamo pensare a noi, sarà bello giocare l'ultima partita in casa, di sera. Ultima a San Siro per me? Vivo la vigilia come al solito. Io sono l'allenatore del Milan, anche per un altro anno. Se il club non mi dirà qualcosa andrò avanti per la mia strada. Ho dato tutto".


DIVERGENZE CON BERLUSCONI - "Io non devo dare risposte a nessuno. Parlo con lui da nove mesi, spesso siamo stati d'accordo, altre meno. Ma mi ha sempre lasciato lavorare. Ho letto le sue dichiarazioni, ha detto cose positive che non sono state rimarcate, come sempre. In tutte le famiglie, quando si parla tutti i giorni, non sia hanno le stesse opinioni. Non vedo problemi. Anzi, ha detto anche delle cose positive, Io vado avanti per la mia strada, poi sarà la società a comunicarmi quello che sarà, ma sono molto sereno. Ancelotti? E' un grandissimo allenatore, sento spesso anche lui. Finchè non mi verrà detto qualcosa, andrò avanti. Il presidente ha detto che nessuno è stato esonerato".

UTILIZZO DEI GIOVANI -  "Penso che questi giovani li conosca meglio io di tutti quanti voi, visto che ci ho anche vinto un Viareggio. Alcuni dei migliori prospetti dell'anno scorso, come Pinato, sono andati via e non hanno giocato con continuità. Noi abbiamo di giovani bravi, ma avrei voluto metterli in altri contesti per farli rendere al meglio. Abbiamo ancora due partite per fare in modo che qualche ragazzo faccia l'esordio, anche se sappiamo che i migliori del nostro vivaio sono i '98 e sarebbe difficile fare esordire qualcuno di 17 anni. Campagna acquisti del prossimo anno? Non dovete chiedermelo a me. Il dottor Galliani e il presidente sanno quelle che sono le mie idee per tornare grandi. Spero che mi sia data la possibilità di poter far tornare il Milan là dove vogliamo che torni". 
 

 

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