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  • Milan-Juve: arbitri un disastro senza fine. E senza moviola sarà sempre peggio

    Milan-Juve: arbitri un disastro senza fine. E senza moviola sarà sempre peggio

     

    Ce l'hanno fatta anche questa volta, per l'ennesima volta. Un arbitro e un guardalinee sono riusciti a rovinare la partita più' attesa dell'anno con una serie di errori talmente marchiani che, in qualunque Paese normale, sarebbero stati collocati a riposo dopo il fischio finale di Milan-Juve. Invece, state sicuri, tutto restera' impunito e li rivedremo presto in campo.  
    Tagliavento & Romagnoli sono la coppia del giorno: se si fossero messi a tavolino per decidere come fare a pezzi la supersfida di San Siro, televista ai quattro angoli del globo, non sarebbero riusciti a fare di peggio. Il gol di Muntari, da proiettare negli studi oculistici e a casa di Nicchi e Braschi perché' anche un cieco avrebbe visto il pallone entrare di mezzo metro nella porta di Buffon; la rete di Matri annullata per un fuorigioco che non c'era;  il pugno non visto di Mexes a Quagliarella; la rissa finale; una gara che sarebbe potuta essere bella, ma e' risulta troppo bulla per colpa di un arbitro che se l'e' lasciata sfuggire di mano e non l'ha più' ripresa.
    Dopo giorni e giorni a parlare di errori arbitrali, con accuse e controaccuse dall'una e dall'altra parte, con Allegri che replica a Conte che viene difeso da Agnelli e Marotta mentre Galliani e Berlusconi sputano veleno sul mancato sconto a Ibrahimovic, quella ci aspettavamo fosse la contesa fra le due migliori squadre del campionato si e' trasformata in una partita con i nervi a fior di pelle.
    Il Milan e' stato evidentemente più' danneggiato dal gol negato a Muntari perché', se fosse andato sul 2-0 nel primo tempo, di fronte a una Juve inopinatamente contratta e arruffona, difficilmente i rivali sarebbero riusciti a rimontare. Ma anche i bianconeri hanno il diritto di protestare per la rete annullata a Matri nella ripresa. La verità' e' che sino a quando la moviola in campo non aiutera' i direttori di gara e i loro assistenti a sbagliare molto meno, saremo condannati a subire questi scempi che rovinano un torneo altrimenti avvincente.
    Nicchi, Braschi e la Figc che a ogni pie' sospinto ci ripetono che gli italiani sono i migliori del mondo, in realta' sono più' ciechi dei fischietti che mandano in campo. La loro mediocrità' tecnica, coniugata al mancato utilizzo della tecnologia, diventa un mix devastante, attentando sistematicamente alla regolarità' e allo spettacolo della serie A.
    Sarebbe meglio se, anziche' stracciarsi le vesti per le tre giornate non ridotte a Ibrahimovic, Berlusconi (a proposito, Cavaliere: poiche' ha definito "vergognosa" la sentenza d'appello sullo svedese, come cataloga il pugno di Mexes a Quagliarella?) nonche' Galliani, Agnelli, Marotta e gli altri padroni del pallone protestassero contro Blatter e il suo antidiluviano rifiuto alla moviola in campo. Sono dieci anni che la Fifa deve omologare il pallone con i sensori per stabilire se abbia o non abbia varcato la linea di porta e sono dieci anni che da questo orecchio Blatter non ci sente. L'Udinese ha un progetto tecnologico pronto da sei stagioni, ma ne' a Roma ne' a Zurigo qualcuno la sta a sentire. Poi arriva Milan-Juve e milioni di tifosi si ritrovano in balia di Tagliavento & Romagnoli. Ma chissenefrega. Tanto e' un gioco. O no?
     
    Xavier Jacobelli
    editorialista quotidiano.net

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