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  • Milan-Juve, l'analisi tattica di Benny Carbone: 'Seedorf blocca Conte per un tempo, poi commette un grosso errore'

    Milan-Juve, l'analisi tattica di Benny Carbone: 'Seedorf blocca Conte per un tempo, poi commette un grosso errore'

    • Benny Carbone

    Big match stasera a San Siro: il 4-2-3-1 del Milan contro il 3-5-2 della Juventus. La squadra di Conte ha iniziato la partita con un atteggiamento passivo, lasciando giocare tutta la difesa del Milan, mentre quella di Seedorf è partita con un approccio migliore: attacca alta, uscendo con la punta e gli esterni sui tre centrali, con Poli su Pirlo e i terzini sui quinti di centrocampo (Asamoah e Lichsteiner).

    Strana la fase di non possesso della Juventus che tiene proprio gli esterni a metà strada fra i terzini e gli esterni alti del Milan (che in fase di possesso stringono per lasciare la corsia libera ad Abate ed Emanuelson): questo ha fatto sì che la Juve soffrisse molto le incursioni sull'esterno e, infatti, nel complesso è stato il Milan a condurre la partita con almeno tre nitide occasioni per passare in vantaggio, mentre la squadra torinese si è resa pericolosa solo con una palla alta a cercare la spizzata di Llorente.

    La Juve conferma di essere una grande squadra anche in una serata difficile come questa: al 44' su un lancio lungo ed un colpo di testa errato di Rami, recupera palla Marchisio in area offensiva, la gioca a Tevez che con un magnifico tocco di fino serve sulla corsa Lichsteiner che mette una palla indietro per il tocco vincente di LlorenteA passare in vantaggio è la squadra più cinica, ma che di certo non ha meritato. Da sottolineare non tanto l'errore di Rami quanto quello di Abate, che sul cross di Lichsteiner si è fatto attrarre dalla palla perdendo la marcatura dell'unico uomo libero e pericoloso in area (Llorente).

    Nel secondo tempo, esattamente com'è accaduto con l'Atletico Madrid, il Milan ha avuto un calo fisico, limitando l’intensità della partita e non riuscendo più a schiacciare la Juventus nella propria metà campo concedendo alcune pericolose ripartenze: una di queste ha portato al fantastico gol del fuoriclasse argentino Tevez che, con un potentissimo tiro dalla distanza, insacca alle spalle di un incolpevole Abbiati.

    A questo punto Seedorf decide di schierare una squadra più offensiva: sostituisce Montolivo con Honda mantenendo sempre il 4-2-3-1. A mio giudizio questa è stata una scelta sbagliata: non avrei mai sostituito Montolivo che stava disputando un ottima gara, soprattutto in fase di non possesso recuperando molti palloni. Avrei inserito Honda al posto di Poli (uscito per infortunio) per avere un maggiore equilibrio.

    Anche dopo le sostituzioni il Milan non riesce a reagire al gol di Tevez dando la possibilità alla Juve di chiudere la partita con varie ripartenze mai concretizzate. La partita termina dunque sul 2-0 per la Juve: non si può dire che abbia meritato ampiamente la vittoria perché la sua prestazione, soprattutto nel primo tempo, non è stata all'altezza dei suoi soliti standard. La Juve, tuttavia, è stata più cinica e, grazie ad un Buffon (sicuro e autore di ottime parate) e ad un Tevez in più, dimostra ancora una volta di essere una grande squadra portando a casa i tre punti. Dall'altra parte, il Milan ha disputato il miglior primo tempo della stagione per intensità, qualità e voglia di vincere; gli si può solo rimproverare di non avere concretizzato le numerose occasioni da gol che ha creato.

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