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  • Gattuso: 'Per il Milan è una finale, Inter più forte. Sul paragone con Conte...'

    Gattuso: 'Per il Milan è una finale, Inter più forte. Sul paragone con Conte...'

    Novanta minuti per regalare un'altra soddisfazione ai tifosi e per spiccare il volo. Questo l'obiettivo del Milan in vista del derby di domani sera contro l'Inter di Luciano Spalletti. Rino Gattuso ha presentato il match in conferenza stampa: 

    SULL'IMPORTANZA DI LI YONGHONG A MILANO: 'Lo sapevo già da due settimane, domani viene a mangiare e farà una chiacchierata con la squadra. Fa piacere, non ci fa mancare nulla ed è molto vicino. Un segnale importante per tutta la società'.

    SULLE DIFFERENZE CON IL DERBY DI COPPA ITALIA: 'Giocare un derby è sempre bello, da allenatore fai più fatica a scaricare. Dobbiamo essere bravi a prepararla bene. Dobbiamo toccare con mano l'umiltà, non farci prendere dall'entusiasmo, senza braccino. Dobbiamo rispettare gli avversari, ma voglio vedere una grande partita. Non voglio sentire la parola stanchezza, sono partite che vanno a giocare con veemenza, voglio 11 avvelenati'.

    SULLA CONDIZIONE FISICA: 'Quando ti alleni per 70 minuti, i carichi di lavoro sono uguali. Però devi aggiungere i carichi di stress che in allenamento. Arriviamo al derby con un giorno di riposo in più, i ragazzi sono belli freschi. Non possiamo sbagliare, per noi è come una finale. Siccome state parlando di un pensierino alla Champions...'

    SULL'INTER: 'La storia del derby dice che, tante volte, vince la squadra in difficoltà. Noi il 27 dicembre eravamo alla canna del gas, ma ci ha fatto bene vincere, ci ha dato energie. Non mi piace sentire che siamo favoriti, è vero che abbiamo recuperato tanti punti ma sono 7 punto avanti. In questo momento sono più forti di noi, Spalletti è un allenatore molto preparato, il suo saperci andare lo temo. Dobbiamo leggere al meglio la partita'.

    SU UN MILAN A -4: 'Mi piacerebbe vincere la finale di coppa Italia, di Europa League, di arrivare quarti. Noi dobbiamo tenere i piedi per terra, stiamo giocando un buon calcio e con tanti giovani. Queste partite ti servono per alzare l'asticella. Se riesci a creare la mentalità è molto più facile, l'asticella si sta alzando, per noi è una componente importante'.

    SU KALINIC: 'Io i miei giocatori li proteggo sempre. Fin quando vedo grande rispetto, grande lavoro, io li faccio palleggiare anche con il mio cuore. Gli darò tante possibilità, perchè è un giocatore forte, perchè vive un momento di difficoltà. Quando sta bene ti fa giocare bene, si gli ho parlato più di una volta. avevo paura che, in caso di eliminazione, l'avrei perso. Oggi chi è protagonista deve essere vicino a chi non lo è, come per Andrè Silva. Spero che i tifosi mi diano retta, hanno bisogno di aiuto, magari con un fischio in meno'.

    SUL MOMENTO DELLA SQUADRA: 'Io ho sempre detto che questa è una squadra forte, dicevo quello che toccavo con mano. C'è solo un pericolo, ovvero quello di pensare che siamo diventati fortissimi. Non dobbiamo dimenticarci da dove siamo partiti, che lavoro abbiamo fatto. Dobbiamo diventare una squadra che può crescere ancora e può costruire qualcosa di importante. Ci sono i presupposti per continuare, non deve mancare il sacrificio, la voglia di venire ad allenarsi con il sorriso. Io devo essere bravo a essere un martello, anche se a volte mi guardano male'.

    SULLA DISTANZA CLASSIFICA: 'Le ultime quattro gare senza Icardi hanno cambiato modo di giocare, e hanno grandi numeri. I migliori in chiave cross, poi sanno come lavorare su più concetti. Sono difficili da affrontare'.

    SUL DERBY DI COPPA ITALIA COME SVOLTA: 'Anche con l'Atalanta avevamo fatto una grande gara, ma al primo schiaffone la squadra scompariva dal campo. Pensavo a questo, se eravamo bravi a portare a casa il derby cambiavamo la stagione'.

    SU CONTI: 'Sta lavorando. con grande continuità, settimana prossima farà i test. Prima che scende in campo con noi, preferirei che vada a fare due tempi da 45' con la Primavera. Diciamo che sta lavorando molto bene, speriamo che fra quindici giorni lo mandiamo a fare un po' di minuti'.

    SE IL MILAN E' UNA GRANDE SQUADRA: 'Abbiamo scritto la storia del calcio mondiale, una società all'avanguardia anche se stiamo attraversando delle difficoltà. Abbiamo scritto pagine di storia, qui chi arriva sa che è in un grande club. C'è organizzazione, si lavora 24 ore su 24'.

    SU COSA PESERA' DOMANI: 'Peserà che affrontiamo una squadra che è più avanti di noi, che sta attraversando un momento non positivo. Dobbiamo farci trovare pronti. Il derby bisogna giocarlo, sono partite che rimangono nella storia. Domani si farà il record d'incassi, per un giocatore questo deve essere fondamentale'.

    SU ICARDI: 'La preoccupazione c'è sempre, si muove in un modo incredibile. A livello di movimenti penso sia uno dei più forti al mondo, è un cecchino. Se ha un'occasione non ti perdona, dobbiamo stare molto attenti, ma non solo lui. Candreva e Perisic sono giocatori di grande qualità'.

    SUL PARAGONE CON CONTE: 'Quando vincerò quello che ha vinto Conte si potranno fare i paragoni. A livello tecnico tattico la strada è ancora lunga, possiamo essere simili a livello caratteriale. Il paragone con lui mi lusinga. In questo momento devo essere credibile con il mio staff. Ho vissuto per 14 anni quello spogliatoio tantissimi campioni, avevamo una società che non ci faceva mancare nulla, voglio riuscire a far capire che bisogna rispettare le regole. Voglio vedere un senso di appartenenza, la voglia di venire al campo. Con queste cose si può crescere, io vado alla ricerca di questo, ce la sto mettendo tutto'.

    SU BIGLIA: 'Un mese fa lo massacravate tutti, ma non solo lui anche come Kessie, Bonaventura. Calha fa anche il terzino ma è attaccante, quando parlo di difesa non parlo solo di loro ma di tutti. Capisci che in questo momento c'è un lavoro di squadra, si lavora bene. Il merito è di tutti i giocatori che stanno facendo un lavoro incredibile'.





     

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