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  • Montella: 'Mi aspetto rabbia e orgoglio, nessuno è intoccabile'

    Montella: 'Mi aspetto rabbia e orgoglio, nessuno è intoccabile'

    • Daniele Longo
    Il Milan sarà impegnato venerdì nella trasferta di Marassi contro la Sampdoria. Un test difficile per i rossoneri, chiamati a riscattare la sconfitta interna patita dall'Udinese. A prendere la parola è il tecnico Vincenzo Montella, ecco tutte le dichiarazioni raccolte dall'inviato di Calciomercato.com.

    Sulla Champions: "Se mi manca? Mi manca pure l'Europa League- Io sono contento di essere qui, le nostre aspirazioni sono massime, ma bisogna guardare la realtà. L'ultima gara di Champions che ho visto dal vivo è stato Milan-Barcellona 2-0 nella quale segnò Muntari"

    Sulla entrata delle bandiere in società: "E' prematuro parlarne, non devo fare io l'organigramma della futura società. Non è un mio compito, staremo a vedere".

    Sulla mancanza  di risultati: "Serve fare punti, e dopo due sconfitte servono ancora di più. Per questo voglio rabbia e orgoglio domani sera".

    Sui cambi  tardivi di domenica: "Quando si perde si ha sempre torto, c'è poco da dire. Siamo all'inizio della stagione, qualcuno non è ancora al massimo. Bonaventura era l'unico che mi poteva garantire di arretrare a centrocampo, anche perchè sapevo che Sosa e Poli non potevano reggere tutta la partita a quei ritmi. Poi l'infortunio di Antonelli mi ha costretto a cambiare le strategie".

    Sullo spogliatoio: "Io non dirò mai quello che la gente vuole sentirsi dire. Ho grande rispetto per tutti i giocatori, sono come miei figli. Avranno massimo rispetto sempre. Io mi devo mettere a disposizione dei calciatori, mi dispiace non dire di più".

     Sui tifosi della Samp: "Io sono un professionista, sono da qualche anno nel calcio e ne ho viste tante. Mi  dispiacerebbe se l'accoglienza fosse negativo, ma è una cosa che ci può stare. Il mio affetto per la Samp c'è sempre".

     Su Niang: "E' importante, si mette a disposizione della squadra. Può crescere ancora tanto, non si deve accontentare, ma non si deve dare la responsabilità ad un solo giocatore. La squadra deve aiutare a farlo rendere al meglio perchè può farlo"

    Sulla gara di domani: "Non voglio più vedere che la squadra che accetti l'andamento della partita e mi aspetto rabbia, orgoglio e responsabilità, oltre agli aspetti tecnico-tattici. I ragazzi erano molto dispiaciuti per la sconfitta di domenica e si portano addosso questo dispiacere. Dobbiamo essere motivati e rabbiosi per affrontare la prossima partita".

    Sul confronto con i senatori: "Quando le cose non vanno bene, i giocatori di maggiore esperienza sono quelli più criticati. Succede ovunque, non solo qui credo. La responsabilità poi è di noi allenatori, sono clausole non scritte nei nostri contratti. Non credo che qualcuno si senta intoccabile, nessuno lo è, tutti devono dimostrare molto negli allenamenti".

    Sulla personalità della squadra: "Il progetto tecnico ti può aiutare a dimostrare se una squadra ha personalità o se non ce l'ha, poi sta anche a loro".

    Sul Milan: "Conosco la storia del Milan, la conoscevo prima, adesso ancora di più. E' una squadra che ha bisogno di crescere e per farlo serve lavoro e trovare maggiori certezze tattiche. Questo ci permetterà di giocare con maggiore continuità. Non sono preoccupato perchè vedo grande voglia di fare. Anche domenica ho visto alcune cose buone, non bisogna perdere l'equilibrio anche nei giudizi".

    Sulla Samp: "E' stata costruita con logica seguendo le idee tattiche dell'allenatore. E in campo questo si vede. Mi aspetto una squadra più propositiva di quella vista con la Roma"

    Su Calabria: "E' una risorsa per noi, lo abbiamo trattenuto con convinzione. C'è grande fiducia in lui, è un giocatore utile e adatto a stare in questo gruppo".

    Sul gruppo: "Ho visto che la reazione c'è stata dopo la sconfitta contro l'Udinese. Serve orgoglio per affrontare questo momento e indossare questa maglia".

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