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  • Mihajlovic: 'Resto, la squadra mi segue'

    Mihajlovic: 'Resto, la squadra mi segue'

    Intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro la Roma di domani, il tecnico del Milan, Sinisa Mihajlovic, si è mostrato sereno nonostante la mancanza di risultati in questa parte di stagione: "Io in bilico? È così dal secondo mese sono abituato e fa parte del gioco. Sono sereno. Stiamo migliorando nel gioco e cerchiamo il possesso palla, ma se non segnamo poi cambiano i giudizi. Con i 5-6 punti in più che ci siamo meritati sul campo i giudizi cambierebbero. Io come allenatore guardo anche altre cose. Io guardo con una prospettiva più ampia. So che queste due partite sono fondamentali, non mi nascondo, ma le affronto a testa alta e avanti per la mia strada. Io non do le dimissioni. Io mi dimetto solo se la squadra non mi segue, ma non è questo il caso'.


    C'E' PERSONALITA' - "La squadra fisicamente sta bene. Qualche cambio ci sarà perchè c'è qualche acciaccato. Domani e mercoledì ci saranno formazioni per vincere. Manca personalità? L'atmosfera sicuramente non aiuta. I ragazzi sicuramente possono sentirsi meno tranquilli, ma sappiamo che le pressioni al Milan sono all'ordine del giorno ed è giusto che sia così. Cerci? Out per scelta tecnica. Manca identità? Non credo. Prima della partita con il Bologna in 12 partite abbiamo avuto una continuità non solo di risultato, ma anche di prestazione. Io vedo squadre che subiscono magari per tutta la partita, fanno un tiro in porta e vincono. Noi fatichiamo a sfruttare le occasioni create'.

    LAVORO COI GIOVANI - "Uno dei nostri obiettivi era quello di valorizzare i giovani e far giocare i giocatori italiani. Nella partita con il Frosinone abbiamo finito con 8 italiani in campo su 11 e un'età media di 25 anni che è tra le più basse in Serie A. Stiamo lavorando anche per il futuro, i giovani hanno sempre fatto il loro dovere".

    NOI COME LA ROMA - "Sia Milan che Roma sono entrambe sotto le aspettative. Sotto il punto di vista del gioco noi creiamo ma non segnamo. Conoscendo la città di Roma dico che è più difficile l'ambiente romano di quello milanese. Noi siamo professionisti, fa parte del calcio e del gioco, l'unico modo per uscire da questa situazione è vincere".


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