Calciomercato.com

  • Milan, missione Guardiola
Milan, missione Guardiola

Milan, missione Guardiola

L'inattesa apertura del procuratore di Guardiola , che riguardo ad un'ipotesi rossonera ha detto «mai dire mai, non abbiamo mai rifiutato il Milan», consente di entrare più nello specifico del progetto che ha in mente Silvio Berlusconi . Anche se c'è da dire che in questa opera di rinnovamento è evidente che un ruolo chiave lo stia giocando la figlia Barbara: pochi mesi nel Cda del club di via Turati sono bastati per capire quale sarebbe la strada migliore da intraprendere. Senza rivoluzioni cruente, che non servono a nessuno, ma con la certezza che il cambiamento è necessario, per stare al passo con i tempi.


I SOLDI Tutto ruota attorno al fattore economico, è evidente. Ma se alle spalle c'è un progetto serio e un uomo-garanzia come Guardiola , tutto diventa ovviamente più semplice. Convincere l'ex tecnico del Barça che il progetto verde del Milan può avere un gran futuro, non dovrebbe essere difficile: in fondo, vero che lui ha ereditato un Barcellona già vincente, ma vero anche che quando cera da scegliere un giovane prendendolo dalla Cantera o andandolo ad acquistare altrove, non si è mai tirato indietro. Una base di grande prospettiva c'è: e comprare giovani interessanti, invece dei campioni acclamati, è certamente meno caro. Dando loro il tempo di ambientarsi, sotto il paravento di Guardiola, che resterebbe una garanzia. Ecco a cosa sta pensando il Milan, ecco come con un investimento in fondo non particolarmente oneroso, si potrebbe pensare di ripartire con il miglior tecnico in circolazione (in panchina o come manager, questo dovrà deciderlo Guardiola) e con una squadra di grandi prospettive.

IN CASA Il Milan, in questa chiave, non dovrebbe partire da zero. Intanto perché qualche chioccia in tutte le squadre è fondamentale. E poi perché piccoli campioncini stanno crescendo a vista d'occhio: Guardiola potrebbe avere almeno 4-5 giocatori già pronti e tutti giovanissimi. Gabriel, attualmente il terzo portiere, sta cercando di capire in fretta il calcio italiano: classe 92, ha giocato alle Olimpiadi e in prospettiva potrebbe diventare il portiere della Seleçao, Mentre De Sciglio ed El Shaarawy , coetanei di Gabriel, hanno ormai passato il solco che divide la promessa dal campioncino. Guardiola, al quale ha pure fatto qualche gol, sarebbe ben lieto di avere Pato nel ruolo di finto centravanti, ideale per il suo 4-3-3. E anche Montolivo , in passato, era stato accostato al suo Barcellona: il centrocampista tra l'altro sembra aver trovato al Milan una buona condizione.

DALLA SPAGNA I primi arrivi, in linea con il campionato che conosce meglio, potrebbero arrivare dalla Liga. Tra dieci giorni il Milan si troverà di fronte Isco , che ha una clausola rescissoria di 21 milioni: anche lui vent'anni, è l'attaccante
esterno che con Pato ed El Shaarawy comporrebbe un tridente micidiale. E giovanissimo, di grandi prospettive. Ma Guardiola, dicono i ben informati, ha un debole per un altro giocatore del Malaga: Fabrice Olinga , camerunense, già definito il nuovo Eto'o . Classe 1996, ad appena 16 anni ha già segnato nella Liga: troppo giovane per essere titolare, abbastanza bravo per puntare su di lui in prospettiva.

LA DIFESA E il reparto da rifare, ma in realtà su Yanga Mbiwa , centrale del Montpellier in scadenza di contratto, c'è puzza di accordo già raggiunto per giugno, ovvero a parametro zero. E al suo fianco non sarebbe male riuscirgli a portare Dedè , brasiliano che Serginho da tempo ha segnalato al Milan. Con dieci milioni di euro si può strappare al Vasco de Gama, mentre ce ne vorrebbero più del doppio per arrivare al tedesco Hummels , che però in questo momento è il centrale under 25 più forte dEuropa. A sinistra, ecco Willems , olandese classe 1994, ammirato agli ultimi Europei.

IL SALDO Per il centrocampo, ecco un giocatore che il Milan sta seguendo da tempo: Kevin Strootman , 23 anni a febbraio, tecnica e dinamismo perfetti per il gioco di Guardiola. Se con tempismo si riesce ad evitare un'asta, il Psv può darlo via per 10-15 milioni. La metà di quello che basterebbe per convincere la Sampdoria a cedere Obiang , centrale in ascesa. Così, con un esborso che non supererebbe i 60 milioni, la linea verde potrebbe provare a cercarsi un futuro: sotto l'egida di Guardiola, tutto diventerebbe più semplice.


Altre Notizie