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  • Milan:| Niang diventa grande

    Milan:| Niang diventa grande

    Mercoledì prossimo potrà soffiare su 18 candeline. E, da maggiorenne, M’Baye Niang avrà finalmente l’opportunità di prendere la patente. Non tanto per muoversi più liberamente o per arrivare autonomamente a Milanello, ma soprattutto per mettere definitivamente una pietra sopra alla sua prima follia da milanista. Era inizio settembre e venne fermato dalla polizia mentre al volante di un’auto. Pensò di cavarsela facendo finta di essere Traorè, ovvero il compagno e connazionale che gli aveva prestato la vettura, ma venne subito scoperto. Sono passati 3 mesi da quell’episodio e, nel frattempo, Niang ha commesso un’altra pazzia, vale a dire una fuga, insieme a 3 compagni, dal ritiro dell'Under 21 francese per trascorrere una nottata in discoteca a Parigi, che gli è costata qualsiasi tipo di convocazione per ogni rappresentativa nazionale fino al 31 dicembre 2013. Da quel momento in poi, però, il talento nato a Meulan-en-Yvelines ha deciso di mettere la testa a posto e di far parlare soltanto il campo. 

    CONFRONTO - Ebbene, la dimostrazione migliore dei suoi sforzi è stata la prodezza dell’altra sera contro la Reggina. Una prodezza guadagnata con il sudore durante gli allenamenti, tanto da raccogliere i complimenti di Allegri alla vigilia della sfida: «  Apprende molto facilmente, sarà utile per il futuro ». Dopo il gol e gli applausi di San Siro, però, il tecnico ha immediatamente provveduto ad ancorargli i piedi per terra: «  Ha fatto bene, ma bisogna farlo crescere con tranquillità ». Insomma, Niang dovrà essere seguito e guidato, ma la base c’è e fa ben sperare. Prova ne sia che la svolta nella sua avventura rossonera sia stato probabilmente il colloquio, o meglio confronto, con Galliani avvenuto dopo la bravata in nazionale. Il dirigente ha messo Niang davanti alle sue responsabilità, sottolineando come indossare la maglia del Milan sia un privilegio che obbliga a comportamenti e atteggiamenti adeguati. Ma ha speso anche parole sagge, complimenti e l’altro giorno ha detto: «  E’ un predestinato». 


    PROFESSIONISTA - In quel momento, la sua avventura in rossonero sembrava ad un passo da una conclusione anticipata. Si parlava di un suo ritorno in Francia già a gennaio. In poche settimane, invece, è cambiato tutto. Un po’ come il Milan che ha cominciato a marciare in campionato, anche Niang si è messo a fare il calciatore professionista. Il primo piccolo segnale lo aveva dato a Napoli, entrando nel finale e partecipando all'ultimo vano assalto ai 3 punti. Il francesino si è ripetuto contro la Reggina, colpendo alla seconda occasione utile. La prima se l’era creata quasi da solo, prima di venire fermato da Facchin. Dopo aver segnato, ringraziato Emanuelson per l'assist, è andato a festeggiare con il quasi coetaneo El Shaarawy. 

    FUTURO - E adesso? Beh innanzitutto il Milan si aspetta che Niang prosegua il suo percorso. Resta un 18enne perciò qualche eccesso verrà tollerato, ma solo nei giusti confini. Ad esempio la passione per le acconciature particolari e per le creste. Ma non è l'unico in casa rossonera... Con il lavoro sul campo, però, avrà la possibilità di guadagnarsi un posto nella lista per la seconda fase di Champions. Ovviamente dipenderà anche dal mercato, ma se dovesse andare male con Balotelli, almeno il Milan potrà contare sul suo sosia.

    Il Corriere dello Sport


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