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  • Milan, nuova bocciatura per Niang: tra contatti in Premier e il rinnovo bloccato

    Milan, nuova bocciatura per Niang: tra contatti in Premier e il rinnovo bloccato

    • Emanuele Tramacere
    Quella contro il Torino è stata una nuova bocciatura per M'Baye Niang, l'ennesima di una stagione iniziata con grandi speranze da parte di tutto l'ambiente del Milan, ma che si sta rivelando un ennesimo passo indietro di una carriera costellata di alti e bassi. Rilegato in panchina al fischio d'inizio, Niang è subentrato soltanto al 37esimo, al posto di un esausto Bonaventura, sprecando i soli 10 minuti concessigli da un furente Vincenzo Montella.

    ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO -
    Per la prima volta, infatti, proprio l'allenatore rossonero ha criticato apertamente il rendimento dell'esterno francese nell'immediato post-partita. Da "Niang può diventare un campione" il Montella-pensiero si è lentamente evoluto fino a "Niang deve fare di più". Una questione di approccio e di atteggiamento mentale sbagliato che troppo spesso si sta ripetendo nelle ultime uscite della formazione rossonera. Niang si è di fatto inceppato e l'ultimo segno tangibile di una stagione iniziata positivamente (3 gol e 3 assist all'attivo nelle prime 8 gare) si è visto soltanto nella sfida contro la Juventus del lontano 22 ottobre. Da allora il calo, soprattutto mentale, coinciso con il mancato rinnovo del contratto chiesto, ma congelato per questioni societarie.

    LA RICHIESTA DI AUMENTO - Un adeguamento salariale, più che un rinnovo vero e proprio data la scadenza 30 giugno 2019 dell'attuale accordo, che avrebbe dovuto portare l'ingaggio percepito da Niang dagli 800mila euro attuali fino a circa 2 milioni annui. L'attuale ad, Adriano Galliani, aveva dato il suo benestare, ma le note vicende societarie hanno cambiato le priorità del club congelando, di fatto, tutte le operazioni contrattuali ad eccezione di quella legata a Giacomo Bonaventura.

    SIRENE IN PREMIER - Niang non è sereno, la panchina gli sta stretta, ma l'equilibrio trovato da Montella va oltre il talento del francese. Le sirene del mercato non stanno lasciando indifferente il Milan che, di fronte ad un'offerta importante, non direbbe no alla sua cessione. Il West Ham, alle prese con le cessioni di Dimitri Payet e di Sofiane Feghouli, ha individuato proprio in Niang il rinforzo ideale, ma in Inghilterra sono sicuri che la squadra più pronta ad un affondo per l'esterno classe '94 sia l'Arsenal di Arsene Wenger, se a giugno non si concretizzerà il rinnovo di Alexis Sanchez. Una cessione a giugno, l'idea che il Milan attuale gradirebbe maggiormente, per provare a rilanciare Niang in questa seconda parte di stagione. Sarà il giocatore a prendere la decisione finale. Saprà tornare quello di inizio stagione o prenderà, ancora una volta, la strada che lo porterà lontano da Milanello?

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