Milan: era meglio vendere Pato
Pato fermo, ancora ai box, inutilizzabile. E' la 14esima volta in 2 anni che ci tocca scrivere dei guai del Papero. Un calvario che non può avere un'unica spiegazione e che difficilmente avrà mai una parola fine. Eppure il Milan la soluzione ce l'aveva a portata di mano solo un mese e mezzo fa. Il brasiliano a Parigi per 36 milioni, mica bruscolini. Un prezzo che allo stato attuale appare esorbitante per un giocatore in costante involuzione.
Ok, l'operazione Tevez magari non convinceva il Cavalier Berlusconi. Perché cedere un 22enne per acquistare uno scorbutico 27enne è sempre un rischio. Ma il Milan ora si trova con un doppio problema: ha in casa un "rottame" e per il futuro non è detto che si ripresenterà l'occasione di acquistare un top player. Si parla di Van Persie, bell'attaccante, ma davvero è così facile da raggiungere? Il contratto è in scadenza nel 2013, ma sull'ingaggio i club più ricchi possono sbizzarrirsi. Mentre il Milan no...e figuriamoci se il City, che non ha mollato su Tevez, sarà disposto a lasciare libero un Balotelli in crescita costante a cifre convenienti.
Tevez era praticamente già a Milano, poi è sfumato tutto. Il Milan si ritrova Pato in rosa o meglio in infermeria. Chi dopo un'annata del genere (sono solo 4 i centri del Papero sinora, la metà di Nocerino...) potrà offrire ancora cifre così alte per lui? La sensazione è che il Milan abbia perso la grande chance di sbarazzarsi del ragazzino riccioluto. Che aldilà degli infortuni, pare sempre più abulico e a disagio nell'ambiente Milan. In campo e fuori...
