Sulle modalità che hanno portato all'esonero di Clarence Seedorf da tecnico del Milan appena 5 mesi dopo averlo voluto a tutti i costi e l'opportunità di questa mossa si è epresso in maniera puntuale ed esauriente il direttore di Calciomercato.com Xavier Jacobelli. Sulle strade che si aprono con l'addio dell'olandese e l'avvento di Filippo Inzaghi, invece è il caso di soffermarsi qualche istante.

MERCATO DINAMICO - Sono bastati pochi giorni per capire una volta di più come la scelta di affidare la gestione della squadra ad un uomo molto caro ad Adriano Galliani abbia prontamente sortito l'effetto di risvegliare l'entusiasmo del plenipotenziario rossonero e le sue intuizioni in tema di calciomercato. Piazzati nel giro di poche ore i colpi Alex e Menez a parametro zero e definito il riscatto di Rami, le trattative in entrata e in uscita sono state pianificate nei dettagli. Come non accadeva da tempo, tutte le mosse sono strettamente legate l'una con l'altra e a determinate cessioni corrisponderanno automaticamente acquisti su cui esiste l'avallo del nuovo allenatore.
IDEE CHIARE - Via Kakà? Dentro Taarabt alle condizioni economiche imposte dal Milan. In uscita, solo a certe cifre, De Sciglio e Balotelli? Sotto con Santon e Mandzukic. Dopo anni di assenza di programmazione e un tutti contro tutti a livello societario, tecnico e nello spogliatoio, le varie componenti del club sembrano andare in un'unica direzione. Pochi soldi a disposizione ma idee chiare e apparentemente logiche su come investirli. Solo per questo, la cacciata di Seedorf può considerarsi quasi salvifica...