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  • Chiesa, il Milan e quel no di papà

    Chiesa, il Milan e quel no di papà

    Una sfida importante, con risvolti interessanti. Non solo per la classifica, non solo per l'Europa. Milan-Fiorentina sarà una sfida speciale per Federico Chiesa, che dopo il turno di riposo giovedì contro il Borussia Moenchengladbach, riprenderà il suo posto sulla corsia di destra, nel 4-2-3-1 di Sousa. Lo farà in uno stadio mitico, il Meazza, dove ha sempre sognato di giocare. L'ha già fatto contro l'Inter, lo scorso 28 novembre, trovare di fronte avversari in rossonero avrà però un altro sapore. Chiesa, infatti non ha mai nascosto di ammirare il Milan, una squadra che l'ha conquistato, ai tempi di Kakà. Negli anni è cresciuto, è diventato un professionista, ha imparato a vedere solo viola, ma la simpatia è rimasta. E se dovesse arrivare un'offerta difficile pensare che non possa essere presa in considerazione.

    Il condizionale è d'obbligo, perchè Chiesa ha rinnovato fino al 2021, perchè la Fiorentina non l'ha messo sul mercato, ma nel calcio moderno gli scenari cambiano rapidamente. Soprattutto se di mezzo ci sono soldi, tanti soldi. Il Milan che verrà, il Milan dei cinesi, ha tutta l'intenzione di investire sul mercato estivo, dando la priorità ai talenti italiani. E il nome di Chiesa, insieme a quello di Bernardeschi, è finito sul taccuino rossonero. Dipenderà dall'offerta, insomma, e dalla volontà del giocatore. Senza quello non si possono fare affari, non si possono chiudere trasferimenti. Il padre Enrico. per sua stessa ammissione. Di fronte a un'offerta del Milan, tutt'altro che utopica, l'esterno 1997, che a Firenze paragonano a Kanchelskis, che farà?

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