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  • Milan su Reina, caso Donnarumma: paga Bonaventura? Il futuro di Plizzari

    Milan su Reina, caso Donnarumma: paga Bonaventura? Il futuro di Plizzari

    Il Milan non vuole perdere tempo e ha fretta di risolvere il caso Donnarumma. I dirigenti rossoneri aspettano entro domani (quando il portiere risponderà alla convocazione della Nazionale Under 21 per l'Europeo di categoria in Polonia) una risposta al rinnovo del contratto in scadenza nel 2018: l'offerta è di 4,7 milioni di euro netti a stagione per i prossimi 5 anni. Così nel 2022, quando avrà 23 anni, Gigio potrebbe aver incassato qualcosa come 22,5 milioni, una cifra che alla stessa età neanche Mark Zuckerberg o Steve Jobs avevano già guadagnato. Papà e mamma sarebbero probabilmente più tranquilli a saperlo al Milan, dove Gigio è protetto e coccolato, dove è seguito dal fuoriclasse dei preparatori, Alfredo Magni, e dove potrebbe tornare anche il fratello Antonio (ora in Grecia). 

    NODO CLAUSOLA - Il problema è la famigerata clausola rescissoria: Raiola vorrebbe inserirne una non altissima (50 milioni?), che consentisse al giocatore di andarsene, in caso di mancata qualificazione in Champions. Il Milan, che ha pianificato un investimento di 45 milioni, non intende accettare anche clausole sfavorevoli al club. Però Raiola sta in silenzio e l’interruzione delle comunicazioni ha irritato moltissimo il club. L’attivismo della società sul mercato dovrebbe aver dato qualche indicazione a Raiola. Il Milan sta provando a rafforzarsi (come l’agente richiedeva) ma, soprattutto, sta provando ad allacciare altri rapporti, come indica chiaramente il legame instaurato con il potentissimo procuratore Jorge Mendes: anche questo un segnale. Arrivati a questo punto, basta un nulla per rompere. Non è così che andrà a finire, secondo quelli più vicini al ragazzo che, pur nella cautela, si spingono a dirsi fiduciosi. In fondo, lasciarsi ora potrebbe non convenire a nessuno.

    PAGA BONAVENTURA? - Sempre secondo il Corriere della Sera, il mancato rinnovo con Donnarumma aprirebbe problemi anche con gli altri assistiti di Raiola in rosa al Milan, a partire da Bonaventura. Non a caso il club rossonero si sta muovendo molto a centrocampo. Dalla Spagna rimbalza il nome di Borja Valero: dall'Italia arrivano solo smentite, ma in effetti il viola sarebbe perfetto per Montella. Nell'affare potrebbe entrare il difensore Paletta, che ha un solo anno di contratto col Milan e piace alla Fiorentina. 

    SPUNTA REINA - L'ipotesi di un rinvio sulla risposta di Raiola al rinnovo di Donnarumma va messa chiaramente nel conto, a dispetto delle pressioni milaniste. Così in questo clima di suspense filtrano indiscrezioni sui contatti di Mirabelli per individuare un portiere capace di contendere la maglia da titolare a Donnarumma nel caso in cui il suo rinnovo non arrivasse prima del raduno. Inizialmente il responsabile dell'area tecnica rossonera aveva preso contatto con il polacco Szczesny (nel frattempo entrato in sintonia con la Juve), ma nelle ultime ore è emersa un’altra candidatura non meno di rilievo: lo spagnolo del Napoli, Pepe Reina secondo la Gazzetta dello Sport. Tutti sanno che il pupillo di Sarri ha qualche ruggine da scrostare con Aurelio De Laurentiis e la sua conferma a Napoli è entrata in discussione, nonostante il tecnico toscano sia il suo sponsor principale. Per ora siamo a livello di sondaggi, il Milan fa attenzione a evitare lo scontro aperto. Ma è chiaro che queste mosse parallele innervosiscono il clan di Donnarumma. Il Corriere dello Sport rilancia il nome del brasiliano Neto della Juventus, a sua volta sempre interessata al terzino rossonero De Sciglio. Intanto la Spal chiede il brasiliano Gabriel, rientrato a Milano dal prestito al Cagliari. 

    PLIZZARI - Il Milan ha già in casa un altro portiere bravo, giovane e italiano. Reduce dal Mondiale Under 20, Alessandro Plizzari ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport: "In questo mese sono cresciuto come persona. Ho imparato che servono concentrazione e carisma, serve un uomo sia in campo sia fuori, con l'umiltà e il resto. Prima vedevo il calcio più come un gioco, ora è... qualcosa per un uomo. Ho 17 anni, magari non sono ancora uomo ma lo sto diventando. Voglio arrivarci con i tempi giusti, con serietà. Io sono un 2000, alcuni compagni del ’97, ma ringrazio Evani, mi sono trovato benissimo. Giusto qualche scherzetto... Facciamo una gara di palleggio a un tocco, ci mettiamo in cerchio e dobbiamo toccare la palla una volta: chi fa tre errori prende schiaffi da tutti. Ecco, io ne prendevo più degli altri. Tra gli avversati mi sono piaciuti De La Cruz e Bentancur dell'Uruguay. Bentancur è già della Juve, mi ha colpito per tecnica e velocità di pensiero. A volte ti mette una palla nel posto giusto senza guardare. De La Cruz è meno conosciuto ma è intelligente, sa trovare la giocata giusta. Non ho seguito il mercato, volevo godermi l'esperienza, capita poche volte. Idee per il futuro? Non so, non voglio parlarne. Per me la cosa giusta è solo allenarmi con continuità. I rigori parati solo istinto? No, con Mareggini e Bordin, il preparatore dei portieri e il video analista, avevo studiato. È stato bellissimo. Mi sento diverso, più felice". 

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