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  • Milan, terra bruciata intorno ad Allegri

    Milan, terra bruciata intorno ad Allegri

    Undici giocatori in scadenza di contratto, sei non hanno rinnovato lasciando il Milan. Gattuso, Van Bommel, Roma, Inzaghi, Nesta e Seedorf, quest'ultimo in attesa di ufficialità, non vestiranno più il rossonero la prossima stagione con la società di via Turati che in questo momento più che mai assomiglia a un cantiere aperto.

    L'indecisione di Gattuso, quella di Inzaghi e Seedorf e il mal di pancia di Ibra però hanno tutti un comune denominatore: Massimiliano Allegri. Qualche incompresione tra il Ringhio rossonero e il tecnico ha portato alla decisione di Gattuso di prendersi un anno 'libero'. La stagione passata più in tribuna che in panchina, per non parlare del campo, ha convinto Inzaghi - con lacrime a fiumi - a lasciare una famiglia. Stesso discorso per Seedorf. Poi Ibra, la presunta lite col tecnico, un ambiente che dell'allenatore toscano ne ha quasi le scatole piene dopo l'annata senza scudetto appena conclusa.

    "Un tecnico deve anche essere un po' bastardo" ha dichiarato Allegri a fine stagione parlando di Inzaghi. Parole dette per il bene della squadra, ma che potrebbero essere un boomerang nel feeling con chi nello spogliatoio è restato e con i tifosi. A Milanello infatti quel che resta è uno spogliatoio vuoto di carisma, da ricostruire sotto il profilo del carattere prima ancora che dal punto di vista tecnico. La sensazione però, come mai prima d'ora, è che sia lo stesso spogliatoio a scappare dalla propria guida. Una sorta di problema caratteriale che in società sembra passare inosservata ma che rischia di minare le prossime annate. Perché se Ibra rimarrà controvoglia e soprattutto senza fiducia in Allegri, difficilmente ripeterà un'annata ad alto livello come quella appena finita. Se la preoccupazione di Ambrosini e Thiago Silva si rivelasse fondata, i problemi per il tecnico sarebbero solo iniziati. E senza una rosa più che competitiva, a quanto pare.

    E allora qualche riflessione in più sulla posizione di Max Allegri andrebbe fatta. Perché scappano tutti? Quali le colpe del tecnico? Oppure è solo la fine di un ciclo? Perché a tenere fuori Inzaghi e Gattuso sono capaci tutti, ma quando sarà il momento di tenere fuori Ibra o - sognando - Balotelli o Tevez? All'orizzonte non c'è sereno. Anche perché se è vero quanto si riporta sulle frasi di Ibrahimovic oppure la richiesta del tecnico e di Galliani di vendere lo svedese, beh... sembra che abbia vinto lo svedese. La rivoluzione andava fatta, è vero, ma ci sono tempi e modi.

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