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  • Infermeria Milan: un, due, tre e il mercato finisce ko

    Infermeria Milan: un, due, tre e il mercato finisce ko

    Quando il mercato finisce in infermeria. Se il buongiorno si vede dal mattino, a Milanello c'è chi già si prepara a nuvole e pioggia. Tre nuovi acquisti, sinora. E tre giocatori fermi ai box. Di Mexes si sapeva: fatale quel brutto movimento sul prato dell'Olimpico in primavera contro la Juve. Indossava ancora la maglia della Roma quando si lesionò il crociato. Il Milan però aveva fiutato l'affare da tempo: troppo conveniente prelevare a costo zero il francese, infortunato o non. Così ora c'è solo da aspettare. Gli ottimisti vedono Mexes in campo già in settembre. Sarebbe un recupero veloce e importante.


    Meno prevedibile, invece, il crac di Taye Taiwo. Il terzino nigeriano aveva la fama di essere un vero e proprio robot a Marsiglia. Irrefrenabile, indistruttibile. E invece al Milan sono stati subito dolori: qualche prova poco convincente in amichevole, poi il trauma distorsivo rimediato nel duello con Krasic al trofeo Berlusconi. Un mese di stop e preparazione gettata al vento sul più bello. Ora Taiwo potrà concentrarsi sul suo ambientamento fuori dal campo, ma l'intesa con i compagni sul terreno di gioco subirà un altro ritardo.

    Chiudiamo con Stephan El Shaarawy. Presentato in pompa magna, il Faraone si è poi chiuso nella piramide di Milanello. Nessun minuto in amichevole, a parte negli allenamenti. Soffre di una maledizione alla Tutankhamon? Macchè. Nessuno in realtà sa di preciso che stia facendo il giovane prodigio italo-egiziano. Tutto iniziò a luglio, quando si fermò per un banale affaticamento muscolare. Poi lo staff rossonero decise di sottoporlo a un regime individuale per potenziarne la massa muscolare. Comprensibile, ma ora siamo a fine agosto e sarebbe il caso che El Shaarawi torni a fare quello per cui è pagato e ammirato: calciare il pallone.


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