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Milan, una squadra precaria: i nodi da sciogliere per Fassone e Mirabelli

Milan, una squadra precaria: i nodi da sciogliere per Fassone e Mirabelli

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La svolta epocale stavolta sembra davvero essere dietro l'angolo e al Milan le cose stanno per cambiare in maniera drastica. Cambio di proprietà, restyling dirigenziale e un mercato estivo che si prospetta importante, nuovamente in grande stile. Se dovessimo basarci sulle situazioni contrattuali e tecniche dei componenti dell'attuale rosa a disposizione di Montella, si potrebbe persino azzardare che a giugno si assisterà ad una clamorosa rivoluzione che potrebbe risparmiarne davvero pochi. Più verosimilmente, i prossimi mesi saranno fondamentali per molti di quei calciatori il cui futuro appare incerto come non mai e che sarà legato esclusivamente al verdetto del campo.

PRIORITA' DONNARUMMA - Dalla porta all'attacco, nessuno può sentirsi. Gigio Donnarumma sarà la priorità assoluta di Marco Fassone e Massimo Mirabelli per dare un immediato segnale di rinnovata competitività del Milan per gli anni a venire e per dare una riprova della solidità economica del nuovo corso. L'incognita legata al ruolo da attore più che protagonista dell'agente del ragazzo, Mino Raiola, regalerà quel pizzico di suspance che ancora non consente a nessuno di sbilanciarsi sull'esito della trattativa per il rinnovo. A giugno, scadrà il prestito di Marco Storari dal Cagliari e quello del brasiliano Gabriel in Sardegna, destinato a tornare in rossonero ma tutt'altro che certo di rimanere ancora a fare il secondo. 

INCOGNITA PALETTA - Romagnoli e Abate sono gli unici punti fermi, ad oggi, della linea difensiva. Sugli esterni, De Sciglio, in scadenza nel 2018, resta nel mirino della Juve, mentre Antonelli e Vangioni, impiegati con poca continuità, dovranno valutare se restare o meno. La musica non cambia al centro della difesa, perchè Paletta, nonostante una stagione al di sopra delle aspettative, non è ancora stato contattato per prolungare il contratto in scadenza tra poco più di un anno e i prossimi dirigenti rossoneri hanno in mente giocatori dal profilo più importante per affiancare Romagnoli. Gustavo Gomez e Zapata hanno convinto raramente nelle loro esibizioni stagionali e, se saranno trovati interlocutori disposti a investire su di loro, potrebbero anche fare le valigie in estate.

CENTROCAMPO DA RIFARE - Da molti individuato come l'anello debole della catena, il centrocampo sarà uno dei reparti che saranno maggiormente ritoccati. Servono giocatori di caratura tecnica rispetto agli attuali interpreti per consentire al Milan di fare un salto di qualità che lo riposizioni, a livello di organico, tra le prime tre squadre del campionato. Resteranno Bonaventura, Montolivo, il giovane Locatelli e Kucka, per tutti gli altri gli esami iniziano da ora. Poche speranze di rimanere per Mati Fernandez che, nonostante la stima di Montella, in campo si è visto col contagocce; Poli rimarrà solo se si accontenterà di un'altra stagione da comprimario, mentre per Bertolacci, Pasalic (in prestito secco dal Chelsea) e Sosa tutto dipenderà dal rendimento in campo e dalle eventuali occasioni che il mercato offrirà.

SERVE UN VERO BOMBER - Anche in attacco, infine, i giochi sono apertissimi. Anche in questa stagione, il Milan ha raccolto le maggiori soddisfazioni sulle corsie laterali, dove Suso a destra è un intoccabile ma ancora attende la proposta di rinnovo, mentre a sinistra sia Ocampos che Deulofeu rischiano seriamente di lasciare dopo appena 5 mesi. Se ne andrà certamente il giapponese Honda, ma le preoccupazioni principali per il duo Fassone-Mirabelli arrivano per quello che dovrà essere il centravanti del futuro. Carlos Bacca ha pochissime chance di proseguire la sua avventura, mente per Gianluca Lapadula, finito ultimamente nel dimenticatoio, molto dipenderà dalla propria volontà. L'ex giocatore del Pescara ha faticato molto per guadagnarsi la chiamata di una "grande" e non vorrebbe gettare la spugna dopo solo un anno ma, se dopo Montella anche i nuovi dirigenti dovessero bocciarlo, la sua esperienza potrebbe concludersi prima del previsto.

La storia sta per essere fatta, ma il nuovo Milan nasce già tra dubbi ed incertezze. 

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