Corre Abate, corre. Come un treno sulla fascia, su e giù, senza fermarsi mai. In campionato, in Champions League e questa sera anche in Coppa Italia, nell'andata delle semifinali contro la Juventus. Per Massimiliano Allegri è indispensabile, come Thiago Silva, come Ibrahimovic. Corre Abate corre, ma la benzina sta finendo. O forse è già finita. Perchè da qualche tempo non è più lo stesso. Da quell'errore nel derby contro l'Inter non è più risalito. E' più stanco, è meno lucido in fase di spinta e meno concentrato in fase difensiva.

Ha bisogno di un pit stop per fare il pieno, ma non c'è tempo. Il Milan ha appena inziato un mese caldo, decisivo per il futuro e da quella parte non ci sono alternative valide. Bonera, che spesso ha giocato nel ruolo di terzino destro, è un centrale adattato, Zambrotta non ha più il passo di una volta, il giovane De Sciglio è ai box per un probema muscolare, ecco perchè Abate sarà ancora costretto a fare gli straordinari.

E' successo troppo spesso negli ultimi due anni, Abate non può giocare tutte le partite (ha da poco raggiunto le 100 presenze in serie A con i rossoneri), motivo per cui il Milan gli troverà un'alternativa. Che non sia un giocatore in fase calante o adattato nel ruolo. La soluzione può arrivare dal mercato, ma da quella parte i giocatori di qualità scarseggiano e quelli bravi costano molto o sono già stati opzionati (vedi Wallace del Fluminense, preso dal Chelsea). Per risolvere il problema il Milan potrebbe guardare dentro dentro casa e decidere di puntare sul giovane De Sciglio, che ha già esordito con i grandi in Champions. Ma bisogna dargli il tempo di sbagliare.