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  • Milanmania: Brocchi un leccaculo? In una società infallibile...

    Milanmania: Brocchi un leccaculo? In una società infallibile...

    Il massacro mediatico e social di questi giorni nei confronti di Cristian Brocchi è di una ferocia inaudita. "Allenatore incapace" è il più dolce, "fantoccio di Berlusconi" il più inflazionato, "leccaculo"  il più sbrigativo.

    Ricapitoliamo. Dopo aver giocato nel Milan 6 stagioni (99 presenze e 4 reti), essendo il suo cartellino rossonero (anche nelle stagioni a Firenze e Roma per un totale di 12 anni) in cui ha vinto complessivamente uno scudetto, 3 coppe Italia (2 con la Lazio), 2 Supercoppa italiana (una con la Lazio), 2 Champions League, 2 Supercoppe europee e un Mondiale per club, avrebbe osato intraprendere la carriera di tecnico nella società rossonera guidando un anno gli Allievi e poi la Primavera!? Scusate ma dove sta lo scandalo? Chiamato a dirigere la prima “squadra” (squadra si fa per dire) dopo il geniale esonero di Mihajlovic a 6 giornate dal termine del campionato e con una finale di Coppa Italia da disputare, mentre stava proseguendo la sua umile gavetta ha avuto la faccia tosta di accettare un’esperienza impossibile, un buon contratto, una chance, una possibilità.

    È arroganza questa? È ruffianeria? Già. Chi avrebbe mai accettato una proposta indecente come questa? Poi è andato in televisione a dire che tutto andava bene, presto si sarebbe vista la sua mano, “non mollo”, comunque imputato di essere la marionetta di Arcore messa lì a fare la formazione secondo i moduli e gli “uomini” graditi al proprietario. Già. Nessun allenatore avrebbe accettato le pressioni di Berlusconi? Brocchi sapeva benissimo che lo spogliatoio e un gioco non esistevano, la banda è in buona parte senza palle e senza orgoglio, senza dignità e senza rispetto per la maglia che indossa. Sapeva benissimo che trattavasi di un’impresa titanica, ma è un'impudenza, è presunzione pensare di poter rimettere insieme i cocci, quando qualsiasi altro allenatore al mondo avrebbe rifiutato al posto suo cosicché la panchina del Milan per la prima volta nella storia sarebbe stata vacante? Non scherziamo.

    Il comico savonese di "Colorado Cafe", Enrique Balbontin, ripete un refrain: "Siamo tutti froci con il culo degli altri". E per questo, solo per questo che sarebbe pavido questo Brocchi, incosciente, inesperto e maldestro? Il bilancio di queste poche partite è fallimentare, lo dicono i numeri, ma quale certezza esiste che Mihajlovic o chiunque altro al suo posto lo avrebbe evitato? Come ci si può accanire così per il solo fatto che abbia accettato un incarico dalla società cui appartiene da 12 anni?

    Complimenti vivissimi invece al Presidente e ai suoi delfini, una volta di più abilissimi nello scaricare sulle spalle di bandiere e banderuole tutte le responsabilità di un fallimento tragicamente annunciato, biblici nel sacrificare agnelli spauriti sull’altare della loro infallibilità. Strategici nel consegnare in pasto ai media e all’opinione pubblica, intesa come buona parte dei tifosi milanisti, un boccone succulento da sbranare. Sempre pronti a dire, nel caso di una botta di culo fantozziana nella finale di Coppa Italia, che hanno visto lungo, che non era poi tutto da buttare... A parte Cristian Brocchi che, come Seedorf e Inzaghi, butteranno a mare comunque.     
     
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    Luca Serafini

     

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