Milanmania: Mihajlovic, li hai sovrastati
Una serata di forti emozioni, come nei vecchi tempi. Mai coreografia poteva essere più azzeccata da parte della Curva Sud per questo derby e non tanto per l'immagine quasi premonitrice dello stacco di Alex su Santon in versione Hateley, quanto per quel richiamo allo spirito operaio che non dovrebbe mai mancare in una squadra che, esattamente come quella di metà anni '80, non eccelle per talento.
IL TRIONFO DI SINISA - La vittoria sull'Inter ha il dolce sapore della rivincita per tanti dei protagonisti rossoneri più discussi negli ultimi tempi. In testa a tutti, ovviamente c'è Sinisa Mihajlovic (foto di bola.viva.co.id), che ha dimostrato a chi gli aveva scavato la fosse più di una volta nel corso della stagione di essere l'uomo giusto per questo Milan. Il suo gioco non farà brillare gli occhi degli esteti ma, in una situazione incerta come non mai a livello societario, dopo una campagna acquisti tutt'altro che azzeccata e sotto il fuoco incrociato di certa stampa e addetti ai lavori, il tecnico serbo ha saputo portare il gruppo dalla sua parte e creare un gruppo vero, quello che negli ultimi due disgraziati campionati era venuto a mancare.
Bravo Mihajlovic anche nella scelta di affidarsi agli uomini migliori per la partita più importante di questa fase della stagione: da un Alex tornato per una notte ai livelli di rendimento di Chelsea e PSG, ad un centrocampo di autentici leoni in cui Kucka e Honda hanno letteralmente sovrastato i loro diretti avversari, ad un Niang capace almeno per una volta di rimanere lucido in zona calda dopo il solito lavoro un po' arruffato al servizio della squadra. Non ha sbagliato una mossa MIhajlovic prima e durante la partita, mentre non si può dire lo stesso del presidente Berlusconi, abile a salire sul carro dei vincitori e a prendersi la scena nel dopo gara ma decisamente fuori luogo nel non regalare qualche complimento in più al suo allenatore e al lasciarlo in uno stato di continua precarietà fino al termine della stagione invece di confermarlo. Se questa squadra raggiungesse il terzo posto, avrebbe fatto un miracolo, altro che raggiungere l'obiettivo prefissato. E i meriti sarebbero solo e soltanto di Sinisa Mihajlovic.
@AndreaDista83
IL TRIONFO DI SINISA - La vittoria sull'Inter ha il dolce sapore della rivincita per tanti dei protagonisti rossoneri più discussi negli ultimi tempi. In testa a tutti, ovviamente c'è Sinisa Mihajlovic (foto di bola.viva.co.id), che ha dimostrato a chi gli aveva scavato la fosse più di una volta nel corso della stagione di essere l'uomo giusto per questo Milan. Il suo gioco non farà brillare gli occhi degli esteti ma, in una situazione incerta come non mai a livello societario, dopo una campagna acquisti tutt'altro che azzeccata e sotto il fuoco incrociato di certa stampa e addetti ai lavori, il tecnico serbo ha saputo portare il gruppo dalla sua parte e creare un gruppo vero, quello che negli ultimi due disgraziati campionati era venuto a mancare.
Bravo Mihajlovic anche nella scelta di affidarsi agli uomini migliori per la partita più importante di questa fase della stagione: da un Alex tornato per una notte ai livelli di rendimento di Chelsea e PSG, ad un centrocampo di autentici leoni in cui Kucka e Honda hanno letteralmente sovrastato i loro diretti avversari, ad un Niang capace almeno per una volta di rimanere lucido in zona calda dopo il solito lavoro un po' arruffato al servizio della squadra. Non ha sbagliato una mossa MIhajlovic prima e durante la partita, mentre non si può dire lo stesso del presidente Berlusconi, abile a salire sul carro dei vincitori e a prendersi la scena nel dopo gara ma decisamente fuori luogo nel non regalare qualche complimento in più al suo allenatore e al lasciarlo in uno stato di continua precarietà fino al termine della stagione invece di confermarlo. Se questa squadra raggiungesse il terzo posto, avrebbe fatto un miracolo, altro che raggiungere l'obiettivo prefissato. E i meriti sarebbero solo e soltanto di Sinisa Mihajlovic.
@AndreaDista83
