Milanmania: Pasalic, altro magheggio poco utile. Quando un vice-Montolivo?
Sordi a qualsiasi allarme lanciato ovunque intorno al Milan, i responsabili del "mercato" rossonero erano partiti da Zielinski e Witsel poi hanno abbandonato qualsiasi pista portasse ad (almeno) un centrocampista, per puntellare il reparto in assoluto più carente e sofferente della squadra così come l'esordio contro il Torino ha ampiamente confermato.
Quanto sia coinvolto Montella non capiamo, sebbene le sue reiterate richieste di un "sostituto" di Montolivo lascino fortemente intendere che vorrebbe in realtà qualcuno in grado di sostituirlo e basta. Il capitano resta molto lontano da uno standard di prestazioni accettabili, il recupero dopo la lunga assenza non lo ha affatto rigenerato, mettendo anzi in condizione i suoi compagni di reparto di snaturarsi nella posizione, nel ruolo, nei compiti. Bonaventura e Kucka - per quanto ampiamente sufficienti domenica scorsa - appaiono in alcuni momenti quasi spaesati.
Il problema del Milan non è solo Montolivo, ma Montolivo è uno dei problemi se non torna a livelli di rendimento almeno pari alla sua prima stagione rossonera e ha addosso la pressione di una tifoseria che non gli perdona più nulla. Chi ha frequentato San Siro o chi vi ha giocato sa bene quanto sia condizionante questo clima.
Lo stesso Kucka per quanto ci riguarda è un discreto giocatore da squadra con ambizioni limitate, la sua unica opportunità di mercato estiva non a caso è stata questa estate soltanto il Torino, guarda caso.
Ora a Milanello hanno accatastato un nuovo sconosciuto trequartista, per quanto al momento inabile da arruolare. Si procede a fari spenti, accese soltanto le luci di traffici minori utili semmai a qualcosa di molto distante dalle reali esigenze dell'allenatore. Magheggi di profilo rigorosamente basso e affatto funzionali a qualsiasi ipotesi di rinforzo.
