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  • Militello: 'Cambiamo nome alle squadre'

    Militello: 'Cambiamo nome alle squadre'

    Sarò di parola: avevo detto che sulla vittoria del Giro delle Fiandre da parte di tale Kristoff, nel giorno di Pasqua, non ci avrei fatto nemmeno la battuta.
     
    Voglio spezzare una lancia invece per i mezzobusti che si trovano a dover enunciare il nome di squadre straniere improvvisandone la pronuncia. Facciamo l’esempio dei turchi del Trabzonspor: di recente li ho sentiti pronunciare TRABZONSPONSOR (su Sky, non a caso sono una pay-tv!).

    Il club olandese del Feyenoord è invece diventato via via FEYERNUD (TG5), FLEYENORD e FEYENORMN (TG COM 24, entrambe dallo stesso giornalista!). Mi chiedo allora perché non chiamarlo Gino?
     
    Ma sì, una commissione stabilisce le squadre dai nomi più impervi e, per convenzione, commuta questi ultimi in nomi più umani. "Urna spietata con la Juve, ai bianconeri sono toccati i russi della Dinamo Mimmo; più abbordabile il compito della Roma contro il Deportivo Lulù". "Champions: la finale è Barcellona-Steaua Giangi". Impossibile? State tranquilli: se Blatter vi troverà una qualche convenienza, vedremo anche questa.

    Piuttosto, voglio raccontarvi brevemente una storia, di quelle che di solito non trovano spazio nei media che contano - o ne trovano troppo poco - ed è un esercizio che ho intenzione di fare spesso.
     
    Serie D. Qualche giorno prima di Monopoli-Cavese (foto tuttocalciocampano.it). La trasferta è vietata agli ospiti, ormai è quasi normale, anche in Serie D, diciamo che non fa più notizia ecco. La società di casa indice una "Festa dello sport" per gremire lo stadio: studenti gratis e donne a 3 euro. Il giorno dopo il Prefetto di Bari decide che allo stadio potranno entrare solo gli abbonati (!), tagliando fuori così tutti gli altri. Temendo cosa? Faide tribali autoctone? Scontri tra monopolitani del centro e quelli di periferia?

    Risultato: allo stadio entrano in poche anime. La festa con tifosi e bambini si tiene comunque all’esterno. I giocatori, appena concluso l’incontro, corrono fuori per festeggiare la vittoria con Sindaco, dirigenza e comunità.
     
    Come diceva quel ritornello? "Riportiamo le famiglie allo stadio". Evidentemente tra il riportarle ALLO stadio e DENTRO LO stadio la differenza è sottile. E quindi diciamo che anche NEI PRESSI dello stadio per qualcuno va bene ugualmente.


    Cristiano Militello

     

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