Un caso intricato: è in comproprietà tra Genoa e Juventus e non si intravede una soluzione che eviti di finire alle buste. Né Genoa né Juventus si decidono a fare una mossa e così ci si trova in una situazione di stallo. L'impressione è che entrambi i club abbiano deciso di arrivare alle buste. In realtà il Genoa è tenuto in scacco proprio da Criscito, che rifiuta di allungare il contratto in scadenza il 30 Giugno 2012 e di fatto impedisca al Genoa di investire su di lui riscattandolo dalla Juventus. Sarebbe infatti autolesionismo puro fare un sacrificio importante dal punto di vista economico (la metà del cartellino di Criscito non vale meno di cinque milioni) per un giocatore che vedrebbe poi tangibile la possibilità, in due anni, di svincolarsi a parametro zero. E il recente caso Pandev è un monito che non può essere sottovalutato.

Il Genoa, prima di riscattare Criscito, deve ottenere un allungamento di contratto da parte del giocatore che è cresciuto nel suo settore giovanile e che, nel finale di stagione era stato ribattezzato 'Capitan Futuro'. Preziosi a Criscito, che guadagna 800 mila euro a stagione, ha proposto di portare l’attuale contratto fino al 2014, rivedendo economicamente anche i due anni di ingaggio già coperti. Ma la richiesta che Criscito ha fatto attraverso Gedda, il suo procuratore, ha lasciato di sasso la dirigenza rossoblù. Vuole il doppio, chiede un milione e mezzo per il primo anno, a salire poi per le stagioni successive. Il termine ultimo per evitare le buste è il 25 giugno, undici giorni per sperare che Criscito cali le pretese, firmi il nuovo contratto e consenta così al Genoa di andare a trattare con la Juventus senza trovarsi in una posizione di svantaggio.

(La Repubblica - Edizione Genova)