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  • Minacce e calci: gli avversari hanno paura, il Canelas vince a tavolino

    Minacce e calci: gli avversari hanno paura, il Canelas vince a tavolino

    • Alessandro Cosattini
    Trionfare in un campionato a suon di vittorie a tavolino. Ha dell’incredibile quanto sta accadendo nella quarta divisione del calcio portoghese. Il Canelas 2010 (foto da record.com.mx) è una squadra che incute letteralmente terrore agli avversari. La formazione lusitana, formata da diversi ultras del Porto, è saldamente in vetta alla classifica dopo aver vinto le ultime dieci partite per 3-0 a tavolino. Il motivo? Perché gli avversari non si sono presentati, preferendo regalare i tre punti al Canelas 2010 e pagare 750 euro di multa piuttosto che sfidare sul campo una squadra che basa il proprio gioco su interventi ai limiti della regolarità, insulti e minacce. Nei confronti degli avversari, ma non solo. Anche degli arbitri, che non fanno nulla di fronte alla scarsa disciplina del Canelas 2010. 

    L’ANDAMENTO - Eppure a inizio stagione il Canelas 2010 vinceva sul campo le proprie partite. Ben sei vittorie nelle prime sei di campionato, tutte conquistate sul rettangolo verde. 2-1 contro il Leça al primo turno (fuori casa), 3-1 contro l’UD Lavrense (in casa), 2-1 contro il Pedrouços (fuori casa), 4-1 contro l’SC Rio Tinto (in casa), 1-0 contro il CD Candal (fuori casa), 2-1 contro l’AD Grijó (in casa). Alla settima giornata la svolta: il pareggio per 0-0 contro il Padroense, l’unico risultato diverso dalla vittoria ottenuto sin qui in campionato. Da quel pareggio in poi, tutte le squadre hanno preferito “regalare” i tre punti al Canelas 2010, che guida la classifica con 49 punti in diciassette giornate. La seconda in graduatoria, l’SC Rio Tinto, è a quota 35 punti. Il campionato è ormai nelle mani del Canelas 2010 e nessuno ha intenzione di giocare contro questa squadra, nata da sei anni e composta dagli ultras dei Super Dragoes, i sostenitori più accaniti del Porto. Il capitano della squadra è Fernando Madureira, che coordina un gruppo di 5000 tifosi della curva. 

    L’ACCUSA - “Vincono le partite grazie alle minacce e alle aggressioni a danno di ragazzi di 20 anni – ha raccontato un dirigente di una squadra del campionato al quotidiano spagnolo El Pais -. Il tutto avviene di fronte agli arbitri e alle forze dell'ordine, che non fanno nulla per evitarlo”. “Subiamo scorrettezze, ma gli arbitri sono intimiditi e non scrivono nulla sul referto di quello che succede in campo. Nessuno interviene, nessuno fa nulla per fermare la cosa”, ha aggiunto Manuel Gomes, il presidente del Grijó, al termine di una riunione segreta di fine ottobre in cui era stata discussa la radiazione del Canelas 2010 dal campionato. 

    LA RIPOSTA - “Chi ha paura si compri un cane" è stata la prima risposta alle accuse affidata ai social network. "Tutto questo è un'esagerazione e ci intristisce, ma noi pensiamo solo ad allenarci bene e a ottenere la promozione - replica capitan Fernando Madureira, molto vicino a Jorge Nuno Pinto da Costa, presidente del Porto ormai dal 1982 -. Noi giochiamo con il cuore e il calcio in queste categorie è stato sempre duro e caratterizzato dall'aspetto fisico e dai contrasti, non stiamo parliamo della danza o del nuoto”. Ma come si comporta realmente il Canelas 2010 sul campo? Se volete avere un saggio di come “giocano” Madureira e compagni, guardate il video qui sotto. 
     

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