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Mirabelli: 'Partita vergognosa. Sanzioni Uefa? Non è detto che il Milan debba vendere Suso e Donnarumma'

Mirabelli: 'Partita vergognosa. Sanzioni Uefa? Non è detto che il Milan debba vendere Suso e Donnarumma'

Intervistato da Premium Sport, Massimiliano Mirabelli, ds del Milan, ha commentato così la clamorosa sconfitta interna contro il Benevento: "Il momento del Milan? C’è da chiedere scusa per questa sconfitta. Con tutto il rispetto del Benevento, il Milan doveva fare qualcosa di diverso. Dobbiamo guardare avanti, c’è un po’ di stanchezza e poca concentrazione”.

LE PAROLE DI GATTUSO - “Le responsabilità sono di tutti. Non è una questione di modulo, certe partite le vinci se ci metti l’anima. Non dobbiamo perdere la testa. Sappiamo i limiti e le possibilità di questo gruppo. Ci vergogniamo di questa prestazione, ma non dobbiamo farci prendere dallo sconforto”.

STAGIONE - “Quando cambi tanti giocatori, sono cose che succedono. Sapevamo che non potevamo fare tutto in un mercato, per costruire una squadra serve più tempo, non è possibile raggiungere subito tutti gli obiettivi. Abbiamo scelto di cambiare tanti giocatori e puntare sui giovani per aprire un ciclo. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Questo è un brutto stop, ma non dobbiamo perdere la lucidità”.

FUTURO - “Abbiamo le idee chiare su cosa fare nel prossimo mercato. Sappiamo dove dobbiamo intervenire”.

​BERNARD - “Non mi sembra il caso di fare nomi. Seguiamo tutto il calcio in Europa, nel prossimo mercato sappiamo cosa dobbiamo fare”.

A Sky, Mirabelli ha aggiunto: Sanzioni Uefa? Sono cose che non riguardano la nostra gestione, siamo pronti ad eventuali sanzioni, abbiamo le idee chiare anche se dovesse succedere qualche piccolo problema con la UEFA. In modo che questa squadra venga completata come deve essere completata".

POSSIBILI CESSIONI - "Molte volte parlate di Suso, altre di Donnarumma. Abbiamo giocatori che sono all'attenzione di molte squadre europee, ma non è detto che dovremo rinunciare a questi giocatori per fare ciò che dobbiamo fare. Aspetteremo ciò che deciderà la UEFA, abbiamo le idee chiare su ciò che dobbiamo fare".

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