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  • Mister Z agli sceicchi:| 'Giù le mani dal nostro calcio!'

    Mister Z agli sceicchi:| 'Giù le mani dal nostro calcio!'

    Mario Zaccaria, giornalista dell'Ansa e presidente dell'Ussi Campania, scrive su "NapoliMagazine.Com": “Ho fatto un sogno. Uno sceicco (o forse era un emiro o un califfo, non lo so) in groppa ad un cammello bardato con dei paramenti colorati ricoperti di diamanti e pietre preziose, percorre con il turbante di seta in testa il Lungomare liberato di Napoli, accompagnato da un seguito di cortigiani dai vestiti altrettanto ricchi e caratterizzati da tinte vivaci. E’ una bella giornata di sole, il cielo è limpido e pulito come nelle nostre impareggiabili mattinate napoletane. Il panorama che si offre agli occhi dello sceicco è incantevole: c’è Capri addormentata di fronte, la collina di Posillipo pigramente adagiata sullo sfondo del Golfo e, dall’altra parte, l’imponenza del Vesuvio che tutto guarda e tutto controlla con la sua mole maestosa. Lo sceicco fa fermare il cammello, scende a terra, si affaccia alla balaustra rattoppata, mezza arrugginita e male in arnese e guarda compiaciuto ed ammirato la scena che appare dinnanzi ai suoi occhi, come se fosse un miraggio nel deserto. Si avvicina uno scugnizzo e gli porge su un vassoio una pizza fumante, e poi una sfogliatella, ed ancora un babà e, perché no, anche una pastiera, per ancor più blandirlo ed ammaliarlo, come se non bastassero il panorama mozzafiato e l’audace carezza della brezza marina. Poi lo sceicco, sorridente ed estasiato, risale sul suo mezzo di trasporto e va via, seguito dal codazzo di cortigiani e palafrenieri. E’ stato un sogno stupendo, irripetibile, non perché io sia particolarmente sensibile ai racconti da ‘Le Mille e una notte’, ma più modestamente perché, durante quel sogno, appena il corteo è scomparso alla mia vista in fondo al Lungomare liberato, mi è venuto in mente – addirittura l’ho sperato - che quella potesse essere finalmente la volta buona. Vuoi vedere, ho pensato nel sonno, che a questo fior fiore di sceicco è tanto piaciuta la città e se ne è tanto perdutamente innamorato che adesso si compra il Calcio Napoli? Ora veniamo al sodo. Il problema dei grandi ricconi arabi o dei magnati russi che acquistano per il passatempo ed il divertimento loro e delle loro famiglie le società di calcio, è diventato la ‘madre’ di tutti i problemi di questo sport. I signori Blatter e Platini, dall’alto dei loro comodi scranni, dovrebbero smetterla di fare come le scimmiette non-vedo-non-sento-non-parlo e, anzi, dovrebbero prendere una posizione decisa per interrompere questa spirale nefasta che, se non si porrà un rimedio, nel giro di pochi anni, ne sono convinto, finirà per portare il calcio alla fossa. Ma vi sembra normale che lo sceicco Al Thani, dopo che l’anno scorso si era tolto lo sfizio di acquisire il Paris Saint Germain, ingaggiando un nugolo di super giocatori, quest’anno ha preso anche Ibrahimovic, Thiago Silva, Lavezzi, Verratti, ecc. ecc, ed ora ha stanziato altri 200 milioni di euro per la prossima campagna acquisti, come ho letto nei giorni scorsi su un giornale? Questo amabile signore, questo sceicco Hamad Bin Khalifa Al Thani, Emiro del Qatar, secondo dati pubblicati dalla rivista Forbes, ha un patrimonio stimato di 1 bilione di dollari, dico 1 bilione di dollari, ripeto per chi non lo avesse capito, 1 bilione di dollari. Poco rispetto al Sultano del Brunei, Haji Hassanal Bolkiah che di bilioni di dollari ne ha 22, ma abbastanza per fare campagne acquisti faraoniche. Significa che con 200 milioni di euro lo sceicco solitamente compra le caramelle ed i cioccolatini per i figli da mettere nella calza la notte della Befana. Le campagne acquisti del calcio gli fanno un baffo. Nella classifica degli uomini più ricchi al mondo il poverino è solo al nono posto, ce ne sono otto che stanno più inguaiati di lui. Pensate se ognuno di quelli che lo precedono (o che lo seguono, più o meno siamo là) decidesse di acquistare un società di calcio… Ed allora mi domando: ma se continua così, chi si diverte più ad andare allo stadio o a vedere le partite in tv? E che speranze ha il Napoli di trattenere ancora Edinson Cavani? Un bel giorno si incazza lo sceicco, manda da De Laurentiis nella sede della Filmauro (e se il presidente non si sta attento gli sfila anche la casa di produzione cinematografica…) un suo impiegatuccio di terza categoria (per non dargli troppa importanza…) con un assegno in mano di 63 milioni di euro, contatta Cavani ed il suo procuratore, gli propone di firmare un contratto per una cifra netta di ingaggio doppia rispetto a quella che il giocatore percepisce attualmente, ed il gioco è fatto. Voi che fareste al posto del Matador? Ci sono voluti più di cento anni per mettere in piedi tutto questo gran casino che è il calcio, lo sport più bello del mondo, poi un giorno si svegliano gli sceicchi ed i magnati russi e ci portano via il giocattolo. Allora, che cosa fare? Se il calcio fosse governato da persone che davvero ne avessero a cuore le sorti, dovrebbero prendere immediatamente provvedimenti seri contro questa invasione di cavallette voraci. Innanzitutto varando leggi ferree sul fair play finanziario, imponendo cioè alle società di avere bilanci quantomeno in pareggio, con entrate ed uscite annue in equilibrio (come fa il Napoli) senza la possibilità che, dopo lo spendi e spandi, intervengano i ricconi di turno e mettano mano alla capacissima tasca propria per fare indiscriminati aumenti di capitale ed alimentare questi pozzi senza fondo. E poi ancora determinando da subito il numero chiuso delle rose dei calciatori ingaggiati da ciascuna società, in modo che ognuno dei presidenti ricchi sfondati possa eventualmente prendere alcuni dei migliori calciatori che ci sono in giro, ma non tutti i migliori calciatori che vede in circolazione. Sembrano piccoli accorgimenti, ma per quel che mi riguarda sarebbe la base iniziale dalla quale partire per tentare di salvare il calcio. Se questo non verrà fatto, fra qualche anno ci saranno solo alcune società (Barcellona, Real Madrid, Chelsea, i due Manchester, Zenit San Pietroburgo, Paris Saint Germain, Shakhtar Donetsk, tanto per non fare nomi, a meno che prima o poi non si sveglino anche i paperoni cinesi) che faranno un campionato europeo da sole, se la canteranno e se la suoneranno e a noi rimarranno il Casalpusterlengo e lo Sciacca a contendere lo scudetto al Napoli, al Milan, alla Juventus ed all’Inter. A meno che, nel frattempo, non si trovi a passare per Casalpusterlengo o per Sciacca uno sceicco o un magnate in vacanza il quale si innamori perdutamente di una di queste cittadine. Perché in quel caso, in capo a quattro o cinque anni, il Casalpusterlengo o lo Sciacca vincerebbero non solo lo scudetto, ma anche la Champions League. Non c’è alcun dubbio”.

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