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  • Talenti made in Usa per la Serie A
Talenti made in Usa per la Serie A

Talenti made in Usa per la Serie A

  • Federico Ciapparoni
Lo scorso 7 dicembre si è conclusa, con la vittoria dei Los Angeles Galaxy contro i New England Revolution, la stagione 2013/2014 della Major League Soccer americana. Il trionfo di Robbie Keane e compagni, il quinto per il club californiano, è arrivato al termine di una stagione combattuta, che ha visto come protagonisti non solo vecchie glorie del calcio europeo andate oltreoceano a concludere la propria carriera, ma anche giovani interessanti, capaci di attirare su di sè le attenzioni di alcuni grandi club europei.

VECCHIE GLORIE E GIOVANI PROMESSE- Kakà, Frank Lampard e David Villa sono solo alcuni dei grandi campioni che hanno fatto grande il calcio europeo e che hanno deciso di cedere al fascino del neonascente calcio a stelle e strisce. Talenti che hanno seguito l'esempion di Thierry Henry, Robbie Keane, Obafemi Martins, Marco Di Vaio e Alessandro Nesta, ambasciatori di autentica esperienza che in breve tempo è diventata la base su cui far crescere giovani talenti americani, iniziandoli a una professionalità calcistica che li accompagnerà nel proprio futuro. I talenti più luminosi, capaci di conciliare al meglio l'esplosione delle proprie qualità con le istruzioni dei compagni più esperti, sono stati tanti. Tra tutti è spiccato quello di Gyasi Zardes, attaccante dei Los Angeles Galaxy, classe '91. Una prima punta adattata ad ala, che, con le sue 16 reti, ha guidato insieme al compagno di reparto Robbie Keane la propria squadra al successo. A confermarsi tra i gioielli più interessanti e pregiati di questo campionato è stato anche quest'anno Erick Torres,soprannominato El Cubo. L'attaccante messicano del Chivas, classe '93, dopo le 7 reti messe a segno la passata stagione, quest'anno ha saputo migliorarsi, facendo registrare uno score all'altezza dei grandi bomber europei: 15 reti in 26 presenze che gli hanno permesso di scalare la classifica marcatori della MLS. Il giovane è stato, in passato, più volte accostato al noto Chicharito Hernandez, punta ora al Real Madrid, per il modo di aggredire l'area di rigore, senza mai aver convinto realmente i club europei a dargli una chance nel grande calcio. Chissà se quest'anno le cose per lui andranno diversamente: la sua bassa valutazione (1,2 milioni di euro) e il ritorno dal prestito al Deportivo Guadalajara, club che ha sempre dimostrato di voler monetizzare sulle prestazioni del giovane, potrebbe completare il profilo di un attaccante ideale per molte squadre europee. A impreziosire questa costellazione di talenti ci sono anche Joao Plata, attaccante ecuadoriano classe '92 del Real Salt Lake, che con le sue 12 reti in 22 presenze ha trascinato i compagni fino alle finali di Conference, Fabian Castillo, punta classe '92 dell'FC Dallas, che nella stagione appena conclusa ha messo a segno 10 reti in 25 apparizioni, e la punta uruguagia Diego Fagundez, classe '95, che con il suo talento cristallino ha guidato i New England Revolution fino alla finale, persa poi contro i Los Angeles Galaxy.

REALTA' EUROPEE - A differenza di quello che si pensa, sono tanti i giocatori cresciuti calcisticamente negli Stati Uniti, sulle cui qualità alcuni club europei hanno scommesso. Su tutti Andy Najar, esterno destro dell'Anderlecht classe '93, acquistato lo scorso gennaio dal DC United e che in questa stagione nella Jupiler Pro League ha collezionato ben 15 presenze e 2 reti, guadagnandosi anche l'esordio in Champions League, con 5 presenze e una rete, messa a segno contro l'Arsenal. Najar è un giocatore che fa dell'agilità e della corsa, abbinata ad una buona tecnica di base, il suo punto di forza. E' in grado di saltare l'uomo con facilità e possiede una buona visione di gioco. E' dotato anche di notevoli qualità mentali che nonostante la sua giovane età lo fanno sembrare un veterano. Najar è sicuramente un diamante ancora da sgrezzare, ma vista l'età e la sua costanza di rendimento sembra avere ancora molti margini di miglioramento, e un sua approdo in Europa potrebbe probabilmente agevolare questa sua crescita. Altro talento made in usa è Freddy Montero, attaccante colombiano classe '87, che, dopo un passato in patria e cinque stagioni in MLS con i Seattle Sounders, di cui è diventato il miglior marcatore di sempre, è stato acquistato dai portoghesi dello Sporting Lisbona, con cui il giocatore si è reso protagonista anche in Europa, collezionando 10 presenze in campionato, impreziosite da 4 reti, e 4 apparizioni in Champions League. Altra stella nascente del panorama calcistico a stelle e strisce è DeAndre Yedlin, terzino destro sempre dei Seattle Sounders. L'estate scorsa il tecnico del Tottenham Pochettino, dopo aver fatto di tutto per portarlo in Inghilterra, è riuscito a strapparlo alla concorrenza di molte squadre, tra cui Inter e soprattuttto Roma, acquistandolo per 2,6 milioni di euro. Il laterale difensivo protagonista all'ultimo Mondiale dovrrebbe rimanere in America fino al prossimo giugno, ma non è escluso che faccia le valigie già a gennaio. Najar, Montero e Yedlin: giovani gioielli made in Usa venuti in Europa a impreziosire il nostro calcio.
 

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