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Modena, Cuttone:| "Protesta pilotata"

Modena, Cuttone:| "Protesta pilotata"

Nel pieno della bufera, non solo per la terza partita consecutiva rinviata per la neve, ma soprattutto per i venti gelidi e taglianti che soffiano impetuosi in casa del Modena.
Per placarli si attendeva una conferenza stampa congiunta, con l’allenatore, un alto dirigente (Rinaldi o Casari) e un giocatore (il capitano Perna). C’era tanto da chiarire, anche alla luce dei comunicati fra di loro un po’ contraddittori rilasciati dalla società e dai calciatori. Invece a metterci la faccia nella sala stampa dello stadio Braglia c’era il solo Agatino Cuttone, per leggere agli astanti un suo comunicato.

«Sono stato chiamato tre mesi fa con il compito di salvare la squadra. Se il campionato finisse oggi il Modena sarebbe salvo e l’obiettivo centrato», ha letto l’allenatore gialloblù. «Sono un professionista serio, e farò di tutto e di più per salvare la squadra. Fin che ci sarò, le regole le detto io.
Probabilmente — e sicuramente — qualche giocatore si è lamentato su suggerimento di qualcuno. I motivi non li conosco. I valori in cui credo sono onestà, serietà, lealtà e grande professionalità, il resto non mi interessa. Penso a lavorare per il bene del Modena, a far sì che si salvi in fretta. Sono concentrato su una cosa sola, il lavoro con il mio staff». Cuttone, che ha dato l’impressione di essere stato lasciato solo in mezzo alla bufera, avrebbe voluto chiudere qui il suo intervento ma poi non ha potuto fare a meno di rispondere a qualcuna delle tante domande che gli sono state rivolte.
Non si era accorto della freddezza o addirittura dell’ostilità dei giocatori nei suoi confronti?
«No, non me ne ero accorto. Ho fatto il calciatore per tantissimi anni e se c’era qualche problema andavo a bussare direttamente alla porta dell’allenatore per risolverlo. Per quanto riguarda i giocatori mi risulta che tanti non siano entrati nel merito della vicenda, che non abbiano preso nessuna posizione. Voglio invece dire che sono a conoscenza che qualcuno, anche fra i giornalisti e i tifosi, pensa che io sia qui perché sono amico di Roberto Casari. Io non sono amico di nessuno, sono una persona onesta e leale che pensa solo a salvare il Modena. A me interessano solamente i punti».
Mercoledì ad allenare la squadra c’erano Raffaele Longo e Ivo Pulga: cosa ha detto ai giocatori alla ripresa della preparazione?
«Solo che avevamo perso una giornata di lavoro e che dovevamo recuperarla. E i ragazzi hanno lavorato con il solito grande impegno, si sono allenati molto bene. Non devo rimproverare niente a nessuno».
Dopo quello che è successo, nel fare la squadra terrà conto dell’atteggiamento tenuto da certi giocatori in questa vicenda?
«No, le mie saranno solamente scelte tecniche, fatte per il bene della squadra. In campo ci andrà come sempre chi ha lavorato bene e chi sta meglio. Società e tifosi possono stare tranquilli che noi daremo sempre il massimo per raggiungere nel più breve tempo possibile la salvezza».
Non la preoccupa questa voglia di Bergodi?
«No, io penso solo a lavorare e a ottenere risultati. Che da un po’ ti tempo a questa parte mi pare stiano arrivando».
 


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