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  • Moggi ammette: 'Iuliano-Ronaldo, era rigore'. E svela perché non andò all'Inter

    Moggi ammette: 'Iuliano-Ronaldo, era rigore'. E svela perché non andò all'Inter

    Esce l'autobiografia di Luciano Moggi, il cui titolo è tutto un programma: "Il pallone lo porto io". Alcune affermazioni dell'ex direttore generale della Juventus, contenute nel testo, non mancheranno di far discutere. 

    SU JUVENTUS-INTER DEL 1998, SUL FALLO DA RIGORE DI IULIANO SU RONALDO - "Riguardandolo a distanza di anni, lo avrei fischiato".

    SUL CONTRATTO CHE AVEVA GIA' FIRMATO CON L'INTER - "La carta è intestata e ci sono timbro e firma di Moratti". Il passaggio di Moggi dalla Juventus all'Inter saltò per colpa di un dissidio con Massimo Moratti su un’operazione di mercato. Moratti rinnovò il contratto di Moriero, mentre l’ex dirigente bianconero lo aveva già venduto al Middlesbrough. 

    UNA STOCCATA A DEL PIERO - "Le bandiere non prendono palate di euro a stagione, con la firma sul contratto che arriva solo dopo trattative estenuanti". 

    ZIDANE GENIO MA NON LEADER, CONTE UN FARO - "Zidane? Un genio, non un leader. Alla Juventus, in campo e negli spogliatoi, il faro era Antonio Conte". 

    SU PERUGIA-JUVENTUS DEL 2000 E COLLINA - "Una delle più vergognose pagine del nostro calcio. Ma quel giorno sbagliai io. Avrei dovuto ritirare la squadra: prenderla e riportarla a casa. Collina? Era palese l’amicizia tra il fischietto viareggino e i dirigenti milanisti".

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