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  • Fiorentina, lo staff di Montella al bivio europeo

    Fiorentina, lo staff di Montella al bivio europeo

    • Luca Cellini

    Uno dei segnali che la Fiorentina post Pantaleo Corvino non avrebbe smobilitato ma anzi rilanciato dal punto di visto tecnico e societario fu l'arrivo di Vincenzo Montella. Non soltanto perchè l'allora tecnico reduce dalle due esperienze positive con Roma e Catania, ma anche perché insieme all'allenatore sarebbe arrivato il suo numerosissimo staff tecnico. Un gruppo che è stato il simbolo che si era rotto quel cordone rigido chiamato autofinanziamento, che aveva caratterizzato il club viola nel biennio post Cesare Prandelli.

    E visto come sono andate le cose l'anno scorso, i soldi spesi per Daniele Russo e soci si potevano definire ottimamente spesi. Oltre all'abilità del vice di Montella, specializzato nella cura della fase difensiva, si erano messi in evidenza le capacità straordinarie di Nicola Caccia, collaboratore di campo e addetto alla crescita dei giovani della rosa, Emanuele Marra, detto 'uomo gps' per il suo studio attraverso telecamere e microchip del rendimento dei giocatori, e soprattutto Gianni Vio, il 'mago delle palle inattive'. Quest'ultimo era diventato un autentico toccasana nella Fiorentina perchè dopo tanti anni la squadra gigliata era tornata non solo a segnare con costanza su punizioni e calci d'angolo, ma a farlo con una continuità sorprendente, riuscendo anche ad evitare che tanti gol venissero subiti proprio su calci piazzate. Un altro trucco, sconosciuto ai piu', era la capacità di lettura di alcuni membri dello staff tecnico di Montella che osservando la partita da uno sky-box del Franchi riuscivano a suggerire, tramite una elaborazione grafica, le mosse adatte al mister gigliato.

    Quest'anno qualcosa da questo punto di vista sembra essersi inceppato. Indubbiamente la stagione dei gigliati è stata per forza di cose condizionata dagli infortuni che hanno debellato soprattutto il reparto avanzato. Però da ogni punto di vista, con la sola eccezione dell'allenatore dei portieri, lo spagnolo Alejandro Rosalen Lopez, il lavoro dello staff tecnico gigliato si è un po' involuto. Il simbolo è quanto sta accadendo sulle palle inattive, poco efficaci, con la difesa che ha perso smalto e con le sostituzioni a gara in corso che non stanno più facendo la differenza in positivo. 

    La verità è che anche per Montella questa stagione è stata la prima con impegni ogni tre giorni. Ecco perchè adesso che la Fiorentina tornerà a giocare una volta ogni settimana, molto probabilmente si torneranno a vedere gli effetti positivi anche dello staff. Questa stagione per lo staff tecnico gigliato è stata un'esperienza talmente forte ed importante, che l'anno prossimo, quando molto probabilmente i viola torneranno ad essere impegni su tre fronti, si farà gioco su quanto imparato in termini di gestione del lavoro quotidiano, soprattutto da settembre scorso ad oggi. E chissa' che come è accaduto la scorsa estate, con gli arrivi di Riccardo Manno, vice allenatore della Nazionale italiana di calcio a 5, e proprio Alejandro Rosalen Lopez, non vengano aggiunti nuovi elementi a questa squadra nella squadra.

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