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  • Montella: 'Senza Champions un danno grave. Capitano? Bonucci o Biglia'

    Montella: 'Senza Champions un danno grave. Capitano? Bonucci o Biglia'

    Intervistato da Walter Veltroni per il Corriere dello Sport, l'allenatore del Milan, Vincenzo Montella ha parlato a tutto tondo dell'attuale situazione in casa rossonera. Dagli obiettivi di questa stagione, dove la Champions è fondamentale, al discorso capitano, passando ovvimente per il calciomercato faraonico messo in atto dal duo Fassone-Mirabelli.

    Montella come ci si sente? Sa che adesso tutti i riflettori sono puntati su di lei? Come se le avessero messo in mano una Ferrari e le dicessero “Se non vinci è colpa tua”.
    "Chi fa questo mestiere non può sottrarsi dalle responsabilità. Quindi io sono contento della squadra che è stata allestita, sento una grande responsabilità, ma sono anche molto molto motivato. E’ stata costruita una squadra per raggiungere alcuni obiettivi. Arrivando dieci calciatori c’è bisogno di un po’ di tempo, di un po’ di adattamento, per chi proviene dal campionato straniero ancora di più. Se poi aggiungiamo che sono anche giovani, ovviamente c’è bisogno di più tempo. Questo in teoria, perché conosco il calcio italiano e so benissimo che di tempo non ce n’è mai tanto. Ma sono pronto ad accogliere questa sfida molto stimolante".


    Qual è l’obiettivo che si propone in questa stagione?
    "L’accordo con la società è quello di non disperdere l’entusiasmo della tifoseria e tantomeno deludere le aspettative. Dobbiamo diventare squadra nel minor tempo possibile e provare a raggiungere l’obiettivo della Champions".

    E’ vero che se il Milan non andasse in Champions anche i conti non tornerebbero?
    "Sicuramente sarebbe un grave danno economico, anche di immagine. Però in Italia la competitività è molto alta e ci sono squadre ad oggi che, anche se hanno fatto meno mercato di noi, sono leggermente avanti. Squadre che nella programmazione sono più avanti".

    Qualcuno ha osservato che il Milan ha comprato degli ottimi giocatori ma non un top player…
    "Ad oggi sono stati comprati dei calciatori certi, quindi top per il nostro livello e top per il calcio italiano, anche a livello internazionale. Sicuramente è stata miscelata bene la scelta dei calciatori, sono stati presi giocatori pronti, calciatori bravi, che possono dare molto. Quindi io credo che il patrimonio che è stato speso non si disperderà e allora è solo una questione di tempo. Abbiamo delle certezze, abbiamo dei giocatori che possono assolutamente crescere nel tempo".

    Biglia può essere il nuovo Pirlo?
    "Ha delle caratteristiche simili. Non possono definirsi uguali ma sicuramente è un calciatore che è molto importante per noi, per il nostro campionato. Mi piace la figura del calciatore che sa interpretare le situazioni e soprattutto le sa trasmettere in campo. Biglia ha, nel fare questo, una velocità importante e sa trasmettere il pensiero tattico dell’allenatore".

    Chi preferirebbe avere davanti, dove mi pare manchi ancora qualcosa? Belotti, Aubameyang, Kalinic. Chi è il suo sogno?
    "Stiamo ragionando, sono diversi tra loro, ma sono tutti giocatori che potrebbero benissimo sposare la nostra idea di calcio".

    Aver preso Bonucci alla Juve è la stessa strategia della Juve che l’anno scorso ha preso Higuain al Napoli? Cioè indebolire i contendenti?
    "Diciamo che è stata un’opportunità di mercato. All’inizio sembrava irrealistica ma la società ha lavorato in maniera egregia. Lui ci darà molto sia in termini tecnici di esperienza, ma anche di predisposizione al lavoro e sarà un grande esempio. E se lo darà al Milan non lo darà ad altri. Sicuramente ci siamo rinforzati noi. E’ arrivato molto competitivo. Estremamente professionale, è arrivato in punta di piedi e con me ha avuto un approccio ottimale".

    Dall’Europa League che si aspetta?
    "Mi aspetto di arrivare in fondo, di non sottovalutarla, che ci porti abitudine a giocare in settimana in Europa e sia in qualche modo anche una preparazione per il futuro. Per altre competizioni importanti. Insomma, per la Champions. Il nostro vero obiettivo".

    Donnarumma ha sbagliato qualcosa nella gestione della sua vicenda?
    "Sinceramente non lo so, credo che la società sia stata molto brava a trattenerlo. Credo che lui abbia deciso di rimanere perché questo è l’ambiente ideale a questo punto della sua carriera e credo che nel Milan possa crescere ulteriormente. Io gli ho detto che era la scelta giusta per lui. Che avrà sempre persone che lo possono comprendere, che lo possono anche sostenere qualora ci fossero motivi di difficoltà".

    Quanto tempo le piacerebbe restare al Milan?
    "Tanto, perché c’è progettualità, perché ci sono prospettive importanti tecniche e societarie. Quindi mi auguro di poter rimanere per tanti tanti anni".

    Chi sarà il capitano della squadra? Bonucci?
    "Ci sto pensando. Avrò un’indicazione precisa dalla società. Si vuole sancire l’avvio di un nuovo corso, perciò sicuramente tra capitano e vice ci sarà un nuovo acquisto tra i due. Bonucci è l’indiziato, insieme a Biglia. Sto prendendo tempo perché credo che la scelta sia da condividere tra la società che darà indicazioni precise, l’allenatore e la squadra. Anche i tifosi si devono rispecchiare in questa decisione".

    Come è lavorare con una proprietà così lontana?
    "Perfetto. Perché hanno una grandissima passione. Delegano molto e quindi abbiamo due manager, chi per la parte sportiva e chi per la parte gestionale, di grandissimo profilo. Quindi ci sono tutte le condizioni per poter lavorare bene e a lungo".

    Chi vincerà lo scudetto?
    "Secondo me il Napoli si è avvicinato molto. Quindi, se non ci saranno sorprese, credo che se lo giocherà insieme alla Juve".


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