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  • Montolivo e Sahin: Allegri alla regia?

    Montolivo e Sahin: Allegri alla regia?

     

    Andrea Pirlo da mezz'ala sinistra. E poi alla Juventus, per motivi di contratto e non solo. Il popolo milanista non ha ancora digerito la perdita dell'unico vero regista in squadra. Una scelta della società, fortemente sponsorizzata da mister Allegri. Uno che a Cagliari aveva Daniele Conti a distribuire palloni davanti alla difesa, ma che al Milan ha (quasi) sempre preferito un mediano di posizione e contenimento. Per questo era arrivato Mark Van Bommel, nel gennaio 2011, tra lo scetticismo generale.
     
    L'olandese ha fatto la fortuna del Milan nella cavalcata scudetto della scorsa stagione. Ma in quella appena conclusa non ha saputo ripetersi sempre ad alto livello. Vuoi per gli infortuni, vuoi per il passare degli anni. Così Van Bommel ha preso la via di Eindhoven e ora Allegri dovrà reinventarsi il suo centrocampo.
     
    A parametro zero sono già arrivati Bakaye Traore e Riccardo Montolivo. Il primo è il classico frangiflutti: grazie alle lunghe leve recupera palloni in quantità industriale. Insomma, il solito mediano alla Allegri. Il secondo invece è un centrocampista dai piedi buoni. Può fare il regista o la mezz'ala sinistra. Lo ha detto lo stesso tecnico livornese: Montolivo potrebbe giocare davanti alla difesa.
     
    Un parziale dietrofront rispetto alla tattica dell'ultimo anno. E che al Milan il vento è cambiato lo dimostra l'interessamento per Nuri Sahin, un regista puro. Chiaro, a volte le squadre si fanno guardando alle occasioni di mercato e Sahin, dopo un'annata sfortunata a Madrid, lo è. Può arrivare in prestito con diritto di riscatto e sarebbe un affare. Nel Real ha fatto fatica, ma anche e soprattutto per colpa di un brutto infortunio che lo ha obbligato a rincorrere la forma migliore per tutta la stagione. Al Borussia Dortmund ha fatto vedere cosa sa fare: dettare i tempi, calciare da fuori, battere i calci da fermo e ogni tanto scganciarsi in zona gol. Un Pirlo in miniatura, più simile a quello di inizio carriera che al campione di oggi. Insomma, anche Allegri ha fatto dietrofront. Ma un bravo allenatore sa anche correggersi...
     

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