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  • Morte Morosini:| 'Una spiegazione alla tragedia di Pescara non c'è'

    Morte Morosini:| 'Una spiegazione alla tragedia di Pescara non c'è'

     

    A Radio Crc nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Giovanni Galeone, allenatore
    “Ho avuto in rosa Morosini quando allenavo l’Udinese. È ovvio che quando muore un ragazzo di 25 anni emerge il meglio della persona in questione ma a volte si sa che si utilizzano frasi di circostanze. L’unanimità di giudizi che hanno accompagnato questa tragedia però fanno emergere la bontà e la dolcezza di questo figliolo. Morosini aveva una dolcezza incredibile, non faceva pesare le sue tragedie al resto del gruppo. Il ragazzo è sempre accolto da ogni gruppo di squadra in maniera positiva. Morosini amava il pallone in maniera incredibile, aspettava con amore di poter giocare, era un ragazzo semplice nonostante queste tragedie che hanno sconvolto la sua esistenza fino alla fine. 
    Con la medicina siamo avanti, i calciatori vengono controllati ogni sei mesi con esami ben precisi. Credo più all’ipotesi di un aneurisma anche perché Morosini ha cercato di alzarsi più di una volta. 
    Il fatto che adesso si dica che si gioca troppo, sono teorie diverse. È vero che si gioca ma è ancor più vero che si gioca male. Una partita giocata a 0 gradi col freddo ha una certa valenza e col tempo l’organismo ne risente. 
    Quelli che hanno il rifugio nella fede sono beati. Quelli che pesano che Morosini abbia raggiunto la mamma, il papà e il fratello se ne fanno una ragione. Questo rifugio è importante e talvolta offre una spiegazione che non c’è”.

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