Calciomercato.com

  • Mourinho contro Zidane, il re delle finali sempre sotto esame

    Mourinho contro Zidane, il re delle finali sempre sotto esame

    • Giorgio Baratto, corrispondente da Madrid
    Se è vero che nella vita gli esami non finiscono mai, quella di un allenatore di calcio ne è sistematicamente puntellata. Se poi si riveste il ruolo di tecnico di una squadra come il Real Madrid, la sensazione di essere sotto esame è continua. Lo sa bene Zinedine Zidane che da quando, meno di due anni fa, si è seduto sulla panchina dei Blancos, non ha fatto altro che ritrovarsi sotto la lente d'ingrandimento dei critici. I quali non aspettavano altro che un suo passo falso per poter rinverdire l'accusa di mancanza d'esperienza del francese. Ora, dopo quattro finali vinte e la conquista di una Liga che mancava in bacheca da 5 anni gli esami riprendono, ma questa volta con un sapore un po' speciale. 

    IL RE DELLE FINALI -  Zidane, nei venti mesi in cui è stato alla guida del Real, ha vinto tutte le finali disputate (due Champions, una Supercoppa Europea e un Mondiale per Club), si può dire che Zizou e i suoi sanno come si porta a casa una coppa. Quella di stasera che si gioca a Skopje, però, è una finale diversa per il francese. Dal gennaio del 2016, quando Zidane è subentrato a Rafa Benitez sulla panchina dei Merengues, lo spogliatoio di Valdebebas è sempre sembrato un'isola felice, giocatori e tecnico uniti dall'unica idea di vincere, nessuna polemica e nessuno screzio, per lo meno meno vedendolo da fuori. Questa estate però, la decisione di cercare altrove maggiore spazio da parte di Alvaro Morata, Danilo e James Rodriguez ha dimostrato che qualcosa si è rotto nell'ambiente. Zidane continua a fare da parafulmine e a difendere i suoi giocatori come ha fatto finora, ma nessuno può negare che qualcosa sia cambiato. 

    CRISTIANO DALL'INIZIO - Senza dubbio, il Real Madrid è il favorito di questa finale, che sarebbe il primo passo verso il sogno del "sextete" (Supercoppa Europea, Supercoppa di Spagna, Mondiale per Club, Coppa del Re, Liga e Champions), almeno per quanto riguarda le quote delle agenzie di scommesse. Però il fatto che Zidane abbia detto che Cristiano Ronaldo probabilmente sarà in campo indica che qualche problema in più del solito il Real lo sta vivendo. Lo scorso anno, per "risparmiare" energie al portoghese CR7 non aveva giocato la finale di Supercoppa d'Europa, complice anche il campionato europeo vinto dal Portogallo e l'infortunio subito da Cristiano. Questa volta Zidane sembrerebbe puntare di nuovo sulla BBC (Benzema, Bale e Cristiano) forse più per necessità che per vera e propria scelta tecnica. Lo stesso Zidane lo ha ammesso quando Morata ha scelto di andare al Chelsea: "Ci manca un attaccante". La speranza dei madridisti è che questa mancanza non si faccia sentire proprio stasera. C'è poi il dubbio di Gareth Bale, che non si capisce se voglia continuare con i Blancos oppure no, e potrebbe essere il prossimo a fare le valigie. Insomma, la nuova stagione del Real parte già con qualche dubbio, che il mercato, almeno fino al momento non ha dissipato del tutto. E non dimentichiamoci che in poco più di una settimana i Blancos dovranno vedersela nella doppia finale contro il Barcellona per la Supercoppa di Spagna. 

    L'AVVERSARIO PEGGIORE - C'è poi un altro punto che rende la finale di stasera "speciale". Non ha molto a che vedere con l'aspetto tecnico e tattico del gioco, ma senza dubbio pesa come un macigno su quello psicologico: sulla panchina del Manchester United siede José Mourinho, l'ultimo allenatore, prima di Zidane, a vincere la Liga con il Real Madrid. Lo "Special One" se ne è andato dalla capitale spagnola non sbattendo la porta, ma neppure nella maniera più indolore possibile. E bisogna ricordare che come allenatore Mourinho non ha mai vinto contro il Real in match ufficiali, lo ha affrontato quattro volte come tecnico del Porto con un bilancio di 1 pareggio e tre sconfitte. Che il portoghese stia assaporando la possibilità di una "piccola" vendetta nei confronti della sua ex squadra è più che probabile, e se così non fosse poco importa, è a Madrid che temono il peggio. Parlando con i tifosi la frase che si sente ripetere più spesso è la solita: "Prima o poi Zidane dovrà perdere una finale, è normale, però che non sia contro Mourinho!". 
     

    Altre Notizie