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  • Mourinho rinascerà col Man United

    Mourinho rinascerà col Man United

    • Luca Borioni
    José Mourinho allenerà il Manchester United, riabiliterà se stesso e rilancerà i Red Devils. Previsione azzardata? Può darsi, ma qualcosa ci dice che l’allenatore portoghese non sprecherà questa occasione storica. Per lui e per la squadra.

    È vero che un ex amato e venerato dai tifosi mancunian come Eric Cantona ha appena detto che non può essere Mou la scelta giusta per un club abituato a produrre bel gioco e talenti. Che bisognava puntare si Guardiola. È vero che a Giggs l’dea di fare da vice allo Special One non piace per niente e che Mou d’altro canto vuole al suo fianco il fido Rui Faria. Ma è vero anche che il più pragmatico Ancelotti – spesso rivale mediatico di Mou -  ha sostenuto esattamente il contrario, indicando nella voglia di riscatto del collega, unita a quella della squadra, la chiave di volta.

    Mourinho ama la Premier. E l’Inghilterra stima Mourinho, anche se forse non lo ammette. Agli inglesi piace chi ha personalità e chi ha qualcosa da dire, chi sa insegnare, chi ha uno stile. Sebbene a volte quello stile risulti troppo utilitaristico rispetto a chi mette la cultura sportiva sempre in primo piano. Mou però è uno che ha grinta e non si arrende, e questi concetti oltremanica piacciono, anche se poi c’è chi a Mourinho imputa altre faccende, come il fatto di non valorizzare i giovani del vivaio, di pensare infine solo ai risultati con un gioco troppo difensivo.

    Ma stavolta sarà un’altra cosa, stavolta non si tratta di una minestra riscaldata come il Chelsea-bis. Sarà anche un altro Mou. Ha sostanzialmente collezionato due fallimenti di fila, tra il Real e i Blues, qualcosa di impensabile per lui, ma anche un insegnamento già immagazzinato. Le premesse per ripartire dal via, con calma, ci sono: il Man Utd dovrà fare un bagno d’umiltà assieme al suo tecnico speciale, rinunciando anche alla vetrina della Champions. Insieme dovranno recuperare le qualità che li hanno resi grandi, lavorare sodo. Con buoni colpi di mercato, certo (a partire da Ibra?) L’eredità di Ferguson è rimasta sospesa, neppure Van Gaal ha saputo coglierla. Mou, così diverso dallo scozzese, ha però la stoffa per assumere quel ruolo e per entrare anche nella storia del club, per farsi un varco tra la diffidenza dei fan. È una grande scommessa, qualcosa che a Mourinho piace da morire, qualcosa per cui… vive.

    L’annunciato risveglio delle grandi nella prossima stagione del calcio british, dopo l’eccezione del Leicester di Ranieri, andrà di pari passo con tre storie intriganti: Mou allo United, appunto, ma anche Guardiola al City e Conte al Chelsea. Un motivo in più, a favore del portoghese, per tornare a dimostrare di essere più scaltro, preparato, appassionato, determinato ed ispirato di tutti gli altri. Insomma, per confermare di essere lo Special One. 
     

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